Suso e quella maledetta clausola: se non parte, Giampaolo dovrà reinventarlo

È tutto un paradosso: per quanto Suso quest’anno abbia evidenziato molti e duraturi cali nel corso della stagione, il Milan nel finale è tornato a far punti – 12 nelle ultime 4 partite – appena si è svegliato lo spagnolo, che con 2 gol e 4 assist ha preso per mano i rossoneri arrivando ad un solo punto dal sogno Champions. Nonostante questo il suo nome è uno dei primi della lista dei sacrificabili per fare cassa. Sia perché non è funzionale al 4-3-1-2 di Giampaolo, sia perché – nonostante a più riprese si sia rivelato essere il migliore tra i suoi – nelle ultime due annate non è riuscito a far fare il salto di qualità al Diavolo, sparendo forse nei momenti chiave della stagione e palesando evidenti carenze sotto l’aspetto della leadership. Senza considerare le pretese di un ritocchino contrattuale, che va a scontrarsi con i paletti dettati dal FFP.

È un paradosso anche il fatto che nessuno lo voglia. O meglio, lo prenda. Non sono poche le squadre che un’occhiata all’articolo l’hanno data nelle ultime finestra di mercato, guardando anche il prezzo sul cartellino. Alcune anche autorevoli, come l’Atletico Madrid. Ma alla fine la cifra per accaparrarsi il numero 8 milanista, sui cui pende una clausola da 38 milioni di euro, è sempre considerata troppo alta. Con Suso che gira e rigira rimane a Milanello. Poco male se appunto consideriamo che è il giocatore con più qualità e – di fatto – più incisivo tra i rossoneri, ma allo stesso tempo la sua scarsa duttilità tattica può costituire una montagna insormontabile per un integralista del modulo come Giampaolo.

Se rimane, dove lo si mette? Difficile pensare che l’allenatore ex Sampdoria – nonostante da grande secchione lo si racconti “in fase di aggiornamento” – possa affidarsi ad un tridente offensivo per favorire lo spagnolo, che predilige partire da destra per rientrare sul mancino. L’unica via percorribile – e testata già in qualche occasione in corso di gara – sembra quella di schierarlo da trequartista. Ma con la concorrenza di Paquetá, Calhanoglu e ora anche Krunic, la vita per Suso – adattato, per giunta – si complica. La soluzione più sensata resta dunque quella della cessione. Ma non per forza la sua: qualora l’andaluso dovesse convincere Giampaolo nella posizione dietro le punte, potrebbe essere qualcun altro – magari turco – ad essere sacrificato…

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