Cosa manca per tornare top? Proviamo a soppesare qualche numero assieme a…

Abbiamo imparato che con questa dirigenza, la comunicazione con la stampa è strategicamente mantenuta ai minimi termini, pertanto non è sempre facile trovare qualcosa di interessante che riguardi il Milan sulla carta stampata.

Sulle pagine di Tuttosport di ieri al contrario però abbiamo trovato stimolante l’osservazione dell’ex tecnico rossonero Zaccheroni, il quale tra le altre dichiarazioni, ha sottolineato come un grande club per essere considerato tale, dovrebbe avere un potenziale offensivo da 50 gol stagionali nei piedi dei suoi tre principali uomini offensivi.

Correttamente, nella sua condivisibile teoria, Zac ha individuato in Piatek l’unico in rosa attualmente in grado di poter esprimere medie gol elevate, mentre Leao, Suso finanche Correa dovesse arrivare, ad oggi non hanno statistiche che possano in qualche modo garantire certe cifre.

Fondamentale pertanto sarà il supporto in fase di finalizzazione dei centrocampisti offensivi, con la loro capacità di inserirsi senza palla. Senza le reti di Paquetà, Kessie e Bonaventura in sostanza, il quarto posto appare una chimera. Un’osservazione che pare banale, ma che invece porta alla luce un tema molto concreto, un limite che ci ha tenuto lontano dalla Champions League anche quest’anno. Il Diavolo non a caso ha chiuso il campionato lo scorso anno con la terza miglior difesa (assieme al Napoli, dietro solo a Inter e Juve), ma con l’ottavo attacco della Serie A.

La scelta che ha portato ad un allenatore come Giampaolo forse sta proprio dietro a questi numeri.

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