Kessie, fra il cederlo per fare cassa e l’importanza che ha in campo

Kessie è sul mercato, Kessie non è sul mercato. È questo il dubbio che attanaglia i dirigenti del Milan da ormai due mesi a questi parte. Sì perché gli stessi Boban e Maldini, nel corso dell’estate, hanno più volte alternato fasi in cui consideravano il calciatore ivoriano incedibile, a fasi in cui erano propensi a cederlo per una cifra intorno ai 25-30 milioni per fare una plusvalenza da iscrivere a bilancio. Ricordiamo che due estati fa, il numero 79 milanista fu pagato proprio 30 milioni. Perciò, considerando l’ammortamento di due stagioni, una eventuale vendita alla cifra richiesta dal Milan, vorrebbe dire plusvalenza.

Detto ciò, è anche vero che Kessie in questi due anni in rossonero è stato uno dei pilastri del centrocampo visto che, ad oggi, ha giocato 97 partite con il Milan segnando anche 12 reti. Certo, tutto l’ambiente milanista – tifosi compresi – quando Franck è arrivato dall’Atalanta, si aspettava un giocatore dal rendimento da “top player”, così non è stato. In due stagioni invece, si è visto un giocare molto discontinuo che ha alternato partite egregie (dove ha messo ben in mostra il suo strapotere fisico), a partite opache e sottotono, per non dire imbarazzanti. Tutto sommato il suo bilancio al Milan è positivo considerando che a dicembre compirà soli 23 anni (essendo un classe 1996). Inoltre, è un giocatore poco incline agli infortuni. Aldilà dell’errore in marcatura sul gol di Becao contro l’Udinese, che a conti fatti, ha portato il Milan alla sconfitta contro i friulani, Kessie è un giocatore affidabile e la sua assenza nel primo tempo della partita di sabato scorso, si è sentita. Giampaolo quasi sicuramente contro il Brescia lo schiererà titolare, perché si è reso conto dell’importanza che ha in campo. Nonostante gli siano stati tolti i rigore a favore di Piatek, il mister abruzzese ha piena stima e fiducia nel “trattore” ivoriano.

A questo punto la palla passa, come sempre, alla società. L’enigma è importante. Sacrificare Kessie per fare cassa e reinvestire il denaro per una seconda punta, o tenere il giocatore e cercare le risorse economiche altrove? C’è anche da chiedersi altro. Sapendo che la società ha dei dubbi nei suoi confronti, con che spirito il calciatore stesso affronterà questa stagione appena iniziata? Le numerose voci di mercato hanno “costretto” Giampaolo a tenerlo inizialmente in panchina contro l’Udinese (a favore di Borini). Adesso però non c’è più tempo. O dentro o fuori. Bisogna decidere in fretta perché la scadenza della sessione di calciomercato si avvicina inesorabilmente (lunedì 2 settembre).

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