#MilanBeffato, quando l’ascesa di un hashtag può prevenire le delusioni

Non dev’essere stato un caso che il quarto posto del Milan sia saltato a dieci minuti dalla fine del campionato. Col senno di poi non era altro che un monito, nemmeno troppo implicito: Milan, sei stato beffato. E beffato sarai. Già perché di questi tempi l’hashtag più in voga dalle parti del Diavolo è proprio quello. Autoironico e dal fondo amaro, #MilanBeffato è la risposta del popolo rossonero a un mercato spesso beffardo e talvolta illusorio. Un po’ perché così ha deciso il destino, un po’ perché, forse, di concreto c’è sempre stato molto poco rispetto agli spifferi naturalmente infiniti di una normale estate di mercato. Del resto, lo abbiamo capito, Boban e Maldini parlano poco e Massara ancora meno: carpire qualcosa al Milan è più complesso di quanto già non sia da altre parti.

Su Twitter tifosi prima ci hanno fatto l’abitudine, poi hanno imparato. E adesso sono loro stessi, i tifosi del Milan, a scherzarci su. C’è chi si esalta e dà all’hashtag una parvenza addirittura storica:

Chi guarda semplicemente ai fatti, perché in effetti qualche volta è proprio il Milan a tirarlo fuori ai media:

E chi evidentemente ci ha preso la mano e allora non si limita mica al commentino:

Insomma in attesa di un top-player, che probabilmente dalle parti di Milanello non arriverà mai, i tifosi del Milan si sono inventati un top-hashtag. Di quelli che scaldano un popolo intero, pur non essendo giocatori, e addolciscono le delusioni. Anzi, prevengono le delusioni. E qualcuno ci ha già pensato…

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