News Milan – Nessuna proposta per André Silva: rischio o ricompensa?

Passano i giorni e il caso André Silva continua a tenere banco. Il portoghese è ancora un calciatore del Milan, nonostante il club rossonero abbia deciso da tempo di non contare su di lui nel nuovo progetto tecnico affidato a Marco Giampaolo. Il suo procuratore Jorge Mendes ha ricevuto il mandato di trovare una società disposta a puntare su di lui ma soprattutto intenzionato a presentare un’offerta ritenuta congrua. Che, tradotto in termini concreti, significa un acquisto a titolo definitivo o un prestito con obbligo di riscatto per non meno di 25 milioni di euro. Il giocatore, continua ad allenarsi duramente a Milanello, ma non rientra nei piani del neo tecnico rossonero, che tuttavia ha sempre sottolineato quanto il portoghese stia dimostrando di essere un serio professionista, ugualmente a disposizione della squadra e dei compagni. I vertici di via Aldo Rossi sperano di riuscire a piazzarlo da qui al prossimo due settembre, giorno di chiusura della sessione estiva del calciomercato, compito che col passare dei giorni, sembra essere sempre più arduo e faticoso.

E SE RESTASSE? – “Andrè Silva risente un po’ del mercato ma si allena bene, non si allena male. Io conto su di lui, ad oggi è
un calciatore del Milan: se ne ho bisogno lo faccio giocare, poi si vedrà cosa succederà.” Sono queste le dichiarazioni del 24 Agosto scorso in un’intervista in cui il nuovo tecnico milanista, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato del mercato del suo club, esprimendosi anche sui rumors riguardanti l’attaccante. Ad oggi, comunque, le percentuali della cessione dovute alla necessità di vendere da parte della società, non sono affatto basse. Questo però, non esclude del tutto che il pupillo di CR7 possa non partire. Ci chiediamo allora, qualora realmente non dovesse arrivare l’offerta ritenuta giusta al club di Via Aldo Rossi, quale sarebbe il ruolo di Andrè Silva nell’eventuale e clamorosa permanenza del giocatore?

PRO E CONTRO – L’ipotesi più plausibile e probabile, che farebbe comodo a Giampaolo è quella di provare a schierarlo in quello che potrebbe concretizzarsi in un ritorno al 4-3-1-2 provando a muoversi all’interno dell’area di rigore per non dare un vero punto di riferimento davanti e di conseguenza, regalare ampiezza e libertà al partner d’attacco Piatek. Ruolo che il portoghese ha già ricoperto, e anche con una certa efficacia, nel
momento in cui Gattuso è stato scelto per sostituire Montella e il Milan ha poi giocato con due punte per vincere determinate partite, esempi concreti sono Mlan-Chievo e Genoa-Milan , gare decise e vinte proprio grazie alle reti del Portoghese. Al contrario, le note “negative” di una sua eventuale permanenza sono principalmente due: prima di tutto, il Milan guadagnerebbe circa 30 milioni di euro grazie alla cessione, soldi che farebbero comodo alle casse del Milan, soprattutto in questo preciso periodo storico in cui servono le cessioni per concludere altre trattative. Secondariamente la mancanza di continuità, tallone d’achille del giocatore,
che molto spesso segna e fa segnare nei primi match, anche galvanizzato dall’entusiasmo delle nuove avventure, che poi va man mano perdendosi durante il tragitto.

IL MERCATO – Andrè Silva-Benfica è la solita storia di mercato che ormai conosciamo e sappiamo come andrà a finire o può essere la volta buona? Sicuramente la vera risposta al quesito la potremo avere solo quando
vedremo il portoghese presentato dal club lusitano o la conferma dello stop alle trattative, però sappiamo che Jorge Mendes ha il compito di trovare una soluzione per il suo assistito. Dopo Monaco, Wolverhampton, Marsiglia, Sporting Lisbona e Schalke 04, pare finalmente che in questi ultimi giorni il
Benfica abbia deciso di puntare sull’attaccante rossonero ma ci sono tanti dubbi attorno questa operazione.

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