News Milan – Si (ri)parte dal Brescia

PRE PARTITA – Dopo le molte critiche subite nella gara d’esordio di questo campionato, il Milan si prepara a scendere in campo domani alle 18 contro il Brescia di Corini. L’amaro in bocca dalla sfida di Udine rimane ma allo stesso tempo i rossoneri necessitano di una svolta che dovrà avvenire già dalla gara contro i vicini lombardi. Dopo l’opaca prestazione della Dacha Arena, Giampaolo torna a studiare le possibili soluzioni per un Milan apparso stanco, molto impreciso e senza idee negli ultimi metri. La sensazione è che questa volta non ci saranno più giocatori in ruoli inusuali ma tutti agiranno nelle loro posizioni abituali. È chiaro che si tratta di un progetto che richiede tempo, con un allenatore nuovo ed una filosofia ben precisa però a San Siro sarà vietato fallire, soprattutto dinnanzi ai 60 mila tifosi che saranno al fianco della squadra. Negli ultimi anni il Milan ha sempre faticato con le piccole, basti pensare ai pareggi con Frosinone, Bologna ed Empoli della scorsa stagione, però è necessario vincere anche in virtù dei successi delle rivali all’obbiettivo Champions League. La motivazione dei rossoneri dovrà essere proprio questa, la mancata qualificazione dello scorso anno è dipesa molto dai passi falsi compiuti in diverse occasioni, tra cui le squadre di bassa classifica, ed il Brescia si tratta senza dubbio di tre punti da non sprecare. 

COSA CAMBIERÀ – Vista la prestazione al di sotto delle numerose aspettative della gara di Udine, Giampaolo quasi sicuramente tornerà su un modulo già utilizzato dai rossoneri la passata stagione: il 4-3-3. In questo caso Suso tornerà ad agire da esterno destro mentre Calhanoglu si sposterà al fianco di Bennacer che sarà in cabina di regia come ai tempi di Empoli. In questa veste il Milan tornerà alle tattiche della stagione precedente, con un gioco che si sviluppa perlopiù negli esterni con gli inserimenti delle mezzale e dei terzini volte a concludere l’azione con un guizzo verso la punta o gli stessi centrocampisti oppure dalle conclusioni da fuori area dei due esterni alti. Uno schema più adatto ad una filosofia come quella dell’ex Gattuso che del nuovo Giampaolo, però viste le “mancate conoscenze” di cui ha parlato l’allenatore del Milan in conferenza, tornare sui vecchi passi potrebbe rivelarsi una saggia idea. Un’altra soluzione che potrebbe essere proposta è il 4-3-2-1, il famoso albero di Natale che permetterebbe all’unica punta Piatek di agire in tutta l’area avversaria, supportato da Suso che agirebbe in una posizione più usuale ed un altro tra Bonaventura e Calhanoglu. Questo avvantaggerebbe Kris che avrebbe più spazio per muoversi e pure Suso che agirebbe in una posizione a lui più conosciuta. Le soluzioni in casa Milan ci sono ma a prescindere da quella che l’allenatore prenderà l’obbiettivo rimane lo stesso: riscattarsi dalla sconfitta e dalla brutta prestazione di Udine e convincere i tifosi che il Milan tornerà veramente a brillare.

Di Alberto Carraro

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