Nuovo modulo, nuovo Suso. Sara così?

Tanti dubbi e incertezze accompagnano i giorni successivi alla prima giornata di campionato, ma tra questi non troviamo Suso, uno dei punti fissi di Marco Giampaolo. O meglio, l’unico dubbio riguarda la sua posizione. Da trequartista, dopo un’estate da protagonista con prestazioni da vero numero 10, non ha per niente convinto ad Udine. Proprio a causa di ciò, il mister sembra già pronto a cambiare modulo. Si torna al passato sabato contro il Brescia: 4-3-2-1 con Suso che va a riposizionarsi nella sua zona di campo preferita. Lo scorso anno, in quel ruolo, l’esterno spagnolo ha regalato gioie ai tifosi, ma anche tanti momenti no. Riuscirà la cura Giampaolo a farlo tornare quello di un tempo? 

UN’ESTATE DA PROTAGONISTA – In tutti i sensi. Dopo le brutte prestazioni nel finale della passata stagione e soprattutto dopo l’arrivo di Giampaolo e del suo 4-3-1-2, l’avventura di Suso sembrava essere giunta al termine. Da subito sul mercato, ha ricevuto offerte dall’Italia e dall’estero (Fiorentina, Roma e Lione tra le altre), senza mai però esserci nulla di concreto. Dopo i primi allenamenti, le prime uscite pre campionato e la tournée americana però il mister ha iniziato ad avere le idee sempre più chiare: Suso sarebbe potuto essere il trequartista perfetto nel suo modulo. Ruolo ricoperto più che bene fino all’ultima amichevole col Cesena, dove si sono intraviste le prime lacune. Una settimana dopo, in campionato contro l’Udinese, è arrivata la conferma. Suso trequartista non convince più. Le parole di Giampaolo nella conferenza stampa post-partita sono state chiare, Suso rimane titolare, ma non in quel ruolo. Ecco perché le voci su un 4-3-2-1 si fanno sempre più insistenti.

IL CAMBIO MODULO – Addio trequartista, si passa all’albero di Natale di ancelottiana memoria. Un modulo molto simile a quello già visto la scorsa stagione con Gennaro Gattuso, ma con alcune differenze in zona offensiva. Non si parla più, infatti, di ali larghe in linea con la punta, ma di due mezze punte poste qualche metro dietro Piatek. Sarà proprio Suso a ricoprire questo ruolo insieme, con molta probabilità, a Calhanoglu. Questa soluzione tattica potrebbe esaltare le doti tecniche dello spagnolo, che sarà al centro del gioco, avendo però la possibilità di allargarsi sulla destra per poi rientrare col mancino, sua soluzione preferita. Sarà importante per lui anche fornire palloni giocabili a Piatek, in modo da far sbloccare il bomber polacco. Le premesse per vedere un ‘nuovo Suso’ in quel ruolo ci sono, starà a lui dimostrare quello di cui è capace già da sabato contro il Brescia, partita di esordio stagionale a San Siro. Inutile dirlo, il leader tecnico di questa squadra rimane lui, e il fatto che Marco Giampaolo sia pronto a cambiare modulo per metterlo più a suo agio ne è la conferma.

COME CON MONTELLA – Ebbene sì, non è la prima volta che un allenatore cambia modulo per far rendere al meglio Suso. All’arrivo di Montella a Milanello, nel 2016, la sua idea tattica sembrava chiara, così come quella di Giampaolo due mesi fa. Dopo le prime giornate di campionato, però, anche l’allenatore napoletano si accorse che Suso non era completamente a suo agio e decise quindi di cambiare modulo: 4-3-3 con l’esterno spagnolo ad agire sul versante destro d’attacco. Una scelta che ha portato sicuramente bene all’attaccante classe ’93, capace di segnare quell’anno 7 gol e 6 assist. Che sia la scelta giusta anche quest’anno? 

Pasquale Conte

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