Suso confermato trequartista, Giampaolo ridisegna il Milan

Un’altra prova convincente: nel ruolo di trequartista, dietro alle due punte. Un numero dieci, con l’otto sulle spalle. Stiamo parlando di Suso, protagonista di un’altra prova esemplare. Lo spagnolo, con Giampaolo, ha trovato infine la sua dimensione. Preciso, movimenti giusti, spunti per i compagni e una qualità – finalmente – valorizzata al massimo. Promosso a pieni voti in una gara di livello non eccelso, vero. Per convincere tecnico, addetti ai lavori e dirigenti basta poco, ogni occasione può essere quella buona. E Suso lo sa. Le sirene di mercato, tuttavia, non smettono di illuminare il cammino – a questo punto – in discesa del numero otto rossonero. Giampaolo è ormai convinto: è Suso l’uomo di maggior qualità, diktat imposto sin dal principio. È lui che disegna le trame del gioco, in un Milan che senza il numero otto fatica a trovare spunti e idee brillanti. Stessa storia della passata stagione, quando però il ruolo di Suso frenava l’istinto, obbligava lo spagnolo a rientrare, rallentare ma comunque garantendo ai compagni un apporto alla manovra offensiva. Ora, la trama sembra aver registrato una svolta decisiva. Nonostante il salto di qualità complessivo, nel Milan torna a brillare Suso. Senza omettere il pressing e il ripiego collettivo, il possesso palla ordinato e con ritmi elevati, in una squadra altruista che ora più che mai sembra essere squadra.

Suso trequartista, dicevamo. E chi l’avrebbe mai detto? Con Paquetà, Calhanoglu e anche Bonaventura, Suso sembrava destinato a dire addio, dopo gli ultimi anni nel ruolo d’esterno d’attacco. Giampaolo ha rivoluzionato un Milan abbozzato prima del suo arrivo, riscritto i principi e trovato la quadra con un gioco armonioso, divertente e convincente. Giampaolo, in occasione dell’amichevole in Kosovo contro il Feronikeli, ha provato due squadre. Nella prima, Suso ha agito da trequartista segnando una punizione al bacio, di rara bellezza. Nel secondo tempo, Bonaventura ha spaziato sulla trequarti, con Paquetà mezzala. I due hanno garantito l’imprevedibilità ricercata, in un Milan senza riferimenti e punti fissi, con ritmi molto più elevati con scambi continui di ruolo dei due.

Giampaolo, nell’immediato post partita, ha espresso la sua. “Paquetà è una mezzala“, ha ammesso. Ergo: Suso trequartista e Paquetà mezzala con Calhanoglu, ancora una volta, adattato. Due mesi fa, al termine della passata stagione, tutto ciò sarebbe stato pura fantasia e fantascienza. Qualcosa di impossibile e invece sembra proprio che il Milan di Giampaolo avrà questo volto e queste caratteristiche. Il mercato chiuderà il prossimo due settembre, ma al momento il Milan non ha dubbi: Suso è imprescindibile e la sua squadra sarà orchestrata e cucita attorno a lui. Mercato permettendo.

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