Ambrosini: “Milan fidati di Giampaolo, Paquetà? Lo vedo come trequartista o esterno d’attacco…”

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha rilasciato una lunga intervista Massimo Ambrosini, ex centrocampista storico rossonero. Con la maglia del Milan ha totalizzato 326 presenze e realizzato 29 goal.

Su Giampaolo: “Mi piace perché conosce molto bene il calcio. Ha idee ben precise. Va valutato in un arco temporale, che non deve essere breve. I suoi principi deve portarli avanti, anche se ha già conosciuto certe dinamiche, che l’hanno portato a fare qualche compromesso tattico“.

Su Paquetà: “Sono d’accordo con Giampaolo, quando dice che bisogna adattarsi agli schemi e al calcio italiano. Lucas ha grandi potenzialità. È molto tecnico, può fare la differenza. Mezzala? Lo vedo meglio come trequartista o esterno d’attacco“.

Su Rebic: “Ha una stazza fisica impressionante. È uno dei giocatori che Giampaolo deve sfruttare per il suo essere “selvaggio” in senso buono, capace di avere un ottimo cambio passo, potenza e guizzi giusti“.

Su Donnarumma: “Gigio l’ho visto molto maturato, rispetto agli ultimi anni. Ha il senso della posizione e dal punto di vista gestionale ha sbagliato veramente poche volte. Nello spogliatoio per la sua giovane età sarà ancora difficile prendersi le responsabilità ma ha tutte le carte in regola per farlo. È una grande sfida per lui“.

Su Boban e Maldini: “Per Zvone è un ritorno romantico. Ha una cultura rara nel mondo del calcio. Ha una grande capacità di relazione e di capire psicologicamente qualsiasi persona. In termini di gestione e conoscenze è l’uomo giusto. Paolo rispetto allo scorso anno è diventato più sereno. È più consapevole del ruolo, che gli è stato attribuito, ha più volontà di incidere. Lui, Boban e Massara completano un ottimo trio“.

Su Gattuso: “Rino ha fatto una scelta di cuore. Nella scorsa stagione ha svolto un lavoro egregio. Il quinto posto è stato un ottimo risultato“.

Su Piatek: ” Ha dimostrato le sue qualità. Ora, però, deve saper gestire la pressione. Indossare la maglia numero nove del Milan porta grandi responsabilità. Deve capire che la richiesta della squadra di incrementare il gioco, non gli toglie nulla sotto porta“.

Su Suso: “All’inizio ero un po’ dubbioso sulla nuova posizione che Giampaolo gli ha assegnato. Se Marco ha visto qualcosa di importante, allora mi fido di lui. Jesus può fare la differenza soprattutto nei momenti in cui hai il costante controllo del match“.

Sul mercato: “È stato molto intrigrante. Krunic è funzionale per le idee di Giampaolo, Bennacer è un talento, così come Leao, Hernandez sulla sinistra può togliere linearità come Rebic. Ad ogni modo il Milan per arrivare in Champions dovrà fare un grande cammino, senza lasciare nulla al caso“.

Su chi sarà il crack di questa stagione rossonera: “Credo in Hakan Calhanoglu. Nei sei punti tra Brescia e Verona, c’è tanto di lui. Deve migliorare forse la pressione sotto porta, ma ha grandi margini per poter fare bene“.

Sul derby ricordo: “Quello del 1996 fu spettacolare. All’epoca ero ancora un ragazzino, perdemmo ma fu spettacolare. Voglio far notare anche la doppia sfida in semifinale di Champions League della stagione 2002/2003, emozionante“.

Sul derby attuale: “Sarà un match equilibrato. Il Milan con le grandi dovrebbe giocare meglio, perché ha più spazi“.

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