Giampaolo cerca l’uscita dalla tempesta: si riparte da Torino. Montella medita vendetta. Ed Elliott non vende

Il Milan stasera proverà a prendersi i tre punti contro la Fiorentina puntando sui nuovi volti. Marco Giampaolo, dunque, dovrebbe confermare la formazione che ha ben figurato oltre un’ora a Torino giovedì scorso: Theo Hernandez a sinistra, Bennacer in regia, Leao in avanti. Tra i convocati è tornato Paquetà, assente nell’infrasettimanale.

A vendere cara la pelle stasera ci sarà la Fiorentina di Vincenzo Montella che ricorda l’esperienza al Milan come fantastica, ma con qualche spruzzata di veleno, come sottolinea oggi La Stampa: “Ho vinto un trofeo e qualcuno se lo dimentica. E senza fare mercato siamo arrivati in Europa”. E sa che, in caso di errori da parte del Milan, la panchina di Marco Giampaolo traballerebbe.

Elliott non vende. Ma, come spiega La Repubblica, resta l’incognita sulla durata del fondo della famiglia Singer al vertice del Milan. La proprietà rossonera considera fondamentale il nuovo stadio per moltiplicare gli introiti. Prima, però, c’è da affrontare il tema sponsor: l’accordo con Emirates da milioni di euro all’anno scadrà il 30 giugno 2020.

Marco Giampaolo sa che senza risultati nelle prossime due sfide (contro la Fiorentina stasera e a Marassi col Genoa sabato prossimo) la difesa della società non potrà reggere. Secondo Il Giornale, al tecnico rossonero non è comunque piaciuta la direzione di gara di Guida a Torino, sconsigliato da Orsato al Var sulla mancata punizione per il fallo di Rincon su Calhanoglu.

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