Guardare avanti verso il riscatto. Contro la Fiorentina per la rinascita

Si guarda sempre e solo avanti. Dopo lo stop nella giornata di ieri contro il Torino, il Milan guarda avanti. Domenica arriva la Fiorentina, la gara per il riscatto e il definitivo passo in avanti dopo derby e Toro. Due sconfitte che pesano sul bilancio dei rossoneri che hanno raccolto solo sei punti in cinque gare. Troppo pochi per una squadra che punta in alto, anche quando le basi non sono così solide.

RIPARTIRE – Non resta che riunire ciò che di buono e positivo si è visto contro il Torino, per ripartire definitivamente e accantonare il periodo di buio. Piatek segna ancora, sempre su rigore. Mentre i rossoneri trovano qualche certezza in più, a partire dal giovane Leao, passando per Bennacer, ordinato e maestro di un’orchestra che funziona seguendo i suoi ritmi. Donnarumma ha riscontrato qualche difficoltà anche ieri sera, con il Toro che ha affondato il Milan in soli quattro minuti. Un black-out che ha condannato il Diavolo, ora scarico e demoralizzato. “Spero sappiano reagire i miei ragazzi“, ha detto Giampaolo. Così sarà perché il percorso di crescita passa anche da sconfitte e brusche frenate, spesso inaspettate. Ieri sera a Torino è sceso in campo il miglior Milan della stagione, che però non ha saputo concretizzare tutte le occasioni create. Piatek su tutti, ha sprecato un numero considerevole di occasioni, alimentando le speranze del Torino.

Inutile nascondere le difficoltà e gli errori, il Milan guarda al futuro senza cambiare il passato. I due gol di Belotti sono la prova, sulla base dei due presi dall’Inter: il Milan spesso si confeziona anche le reti avversarie, concedendo troppo, abbassando la guardia o spegnendo la luce per qualche istante. Una fragilità dettata dall’inesperienza che deve essere o tornare ad essere la carta vincente di un Milan che – ora – non ha più tempo.

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