Linea verde, ma non in casa. Poca primavera in questo Milan

Ivan Gazidis ha indicato la via: linea verde e a basso costo. Ma il rapporto tra giocatori della primavera arrivati e stabilizzati nella prima squadra è veramente basso, come possiamo leggere sul focus di Tuttosport. Perciò il Milan è costretto ad acquistare giovani sul mercato e pagarli, a volte, cifre altissime.

Come prodotti “fatti in casa” il Milan ha solo Donnarumma e Calabria nell’undici iniziale. Quest’estate è partito Cutrone, la scorsa Locatelli e prima ancora De Sciglio. Segno che il Milan prova a valorizzare i suoi prodotti ma non ci riesce. O meglio, le pressioni di annate non semplici rischiano di far perdere la strada giusta ai giovani ragazzi, in un tempio pretenzioso come San Siro.

Negli ultimi anni il Diavolo ci ha almeno provato. Ovvero, da quando nel 2013 Berlusconi e Galliani affidarono a Filippo Galli il compito di mettere su un nuovo settore giovanile. Negli anni precedenti ai ragazzi raccoglievano giusto qualche manciata di minuti per poi essere ceduti.

Nella formazione proposta in grafica da Tuttosport, si vedono anche giocatori che si sono consacrati altrove. Su tutti Pierre-Emerick Aubameyang, ceduto al Saint Etienne a 21 anni e poi ricercato sul mercato un paio di estati fa. È stato un rimpianto se considerato in ottica recente, al tempo a Milanello divideva lo spogliatoio con attaccanti del calibro di Pippo Inzaghi. Altri ragazzi come Verdi, Cristante e Darmian sono stati coccolati, poi prestati poi definitivamente scaricati.

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