Milan, con Giampaolo può tornare il Rodriguez formato Svizzera: solo riserva o qualcosa in più?

Ricardo Rodriguez, arrivato come uno dei terzini migliori d’Europa, si è dopo poco ritrovato in cima alla lista dei punti di domanda del Milan. Di professione terzino sinistro con licenza di spingere, è presto diventato un terzino difensivo costretto e limitato a compiti difensivi che spesso lo hanno messo in difficoltà. Il Milan difensivista degli ultimi anni non lo ha mai aiutato né fatto rendere al meglio. Il numero di gol, pochi e su rigore, e assist non è mai stato alto e di livello, nonostante proprio ieri con la sua Svizzera ha raggiunto quota 40 gol in carriera, un dato niente male per un terzino.

UN TERZINO A DUE FACCE

Proprio la Svizzera e le sue prestazioni in patria mettono a confronto una dura realtà come quella rossonera con una più florida che lo vede protagonista con la maglia della Nazionale. Un netto cambiamento ed una netta differenza tra il Rodriguez della Svizzera e quello del Milan. Adattamento, allenatore ed anche posizione, sono queste le variabili che spesso rendono notevole una curiosità comune a diversi giocatori come quella del fare bene in una squadra e meno in un’altra.

Anche la prestazione di ieri contro Gibilterra, ha messo in risalto il Rodriguez della Svizzera, un terzino che attacca, crossa, tira oltre a difendere se ce n’è bisogno ed anche rigorista. Tutto questo al Milan viene meno, con il giocatore che potrebbe rinvigorirsi con la cura Giampaolo. Il tecnico ex Sampdoria infatti predilige un gioco ben più offensivo rispetto a quello di Gattuso e Rodriguez potrebbe giovarne e non poco. Il problema per lui è che è arrivato Theo Hernandez del Real Madrid a contendergli il posto e a partire favorito. Rodriguez però, abituato ad un gioco offensivo e al ruolo di esterno con licenza di attaccare, potrebbe essere qualcosa in più di una semplice alternativa. Ritrovarsi per insidiare Theo e contendersi il posto anche per tutto l’anno, sarà questa la nuova missione di Ricardo Rodriguez con il benestare di Giampaolo.

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