Milan-Inter come Giampaolo-Conte: Cosi uguali, cosi diversi

La settimana che ha preceduto il derby numero 224 della madonnina, è stata molto particolare, altalenante e a tratti anche nervosa, per entrambe le parti interessate.
Gli uomini di Giampaolo arrivano da una vittoria a Verona molto sofferta, grazie ad un calcio di rigore e con tante, troppe sofferenze contro un Hellas peraltro in dieci uomini per 70 minuti di gioco. Stesso risultato per i nerazzurri, 1-0 un pò sofferto e gara incanalatasi sul binario più favorevole complice l’espulsione di De Paul. Poi una serie di problemi, discussioni, gioco non propositivo, fino alla paura e al derby che verrà.
I due allenatori hanno un dato che potrebbe in qualche modo farli sorridere e aggrapparsi alla scaramanzia: i derby passati, ovviamente si parla di quelli seduti su una panchina da allenatore, hanno lasciato buoni ricordi sia per Giampaolo che per Conte. Il primo ne ha vinti quattro e pareggiati due nel periodo Genova, sponda blucerchiata, il secondo da allenatore della Juventus ne ha vinti quattro su quattro.

SETTIMANA PIU NERA CHE ROSSO E AZZURRA – La settimana di Conte è stata tutt’altro che semplice e qualche avvisaglia era già arrivata nell’anticipo di sabato scorso contro l’Udinese. Lì per la prima volta in stagione la sua squadra era sembrata un po’ smarrita, lontana dall’idea di gioco del suo allenatore quanto a intensità e atteggiamento. Insomma, non il miglior modo di avvicinarsi al debutto europeo che non a caso si è trasformato in prima serata da dimenticare dell’era Conte. E non soltanto per la mancata vittoria, contro lo Slavia, l’Inter è mancata in tante piccole cose e ha subito la forza fisica dei cechi.
Il Milan, come già sappiamo invece, è rimasto a casa per concentrarsi solo ed esclusivamente sul derby e preparare quella che può, e in qualche modo deve essere la partita della svolta. Il clima non è stato dei migliori, l’espulsione di Calabria ancora da digerire e il piccolo litigio-fraintendimento tra Giampaolo e Paquetà, poi risolto praticamente subito, ha in qualche modo innervosito e reso più pesante il cammino verso sabato sera.

SEPARATI IN CASA? – Milan e inter come Giampaolo e Conte, in questo inizio di stagione condividono parecchie cose, tra cui qualche problemino all’interno dello spogliatoio.
Il tecnico rossonero, come detto in precedenza, ha avuto un piccolo battibecco con Paquetà, protagonista di una “story” sul profilo Instagram personale: il video mostrava un suo dribbling nel match di domenica contro il Verona ed era accompagnato dalla frase “Orgoglioso di essere brasiliano”. Frase interpretata come una sorta di risposta alle parole del proprio mister “Paquetà deve imparare a essere meno brasiliano alcune volte, più concreto e meno giocherellone”. Questione poi chiarita sia davanti al resto del gruppo che in privato.
Lato opposto, il giorno dopo la partita di Champions è venuta alla luce l’accesa discussione tra Brozovic e Lukaku negli spogliatoi: tensione che si accumula a tensione, perché anche uno scambio sereno di opinioni può degenerare in una litigata quando le idee sono diverse e la prestazione tutt’altro che convincente.

Provando a tirare le somme, questo derby arriva proprio al momento giusto, perché dopo una brutta figura o dopo una prestazione rivedibile e stracolma di punti interrogativi, aumenta la voglia di tornare in campo e dimenticare in fretta il passato.

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