Milan-Inter, uno scontro tra due difese quasi impenetrabili

3 partite giocate, 1 solo gol subito. È questo il bilancio delle due difese milanesi per quanto riguarda l’inizio di campionato. Due difese molto forti, quasi impenetrabili, che danno sicurezza alle squadre. Tra i tanti punti di analisi che ci porteranno alla stracittadina di sabato sera, quello della difesa è uno dei più interessanti. Si sa, le fondamenta per costruire una squadra vincente partono proprio dal reparto difensivo. Avere una garanzia dietro permette a tutta la squadra di giocare con più tranquillità e riversarsi nel reparto offensivo.

I NUMERI – Partiamo da qui. Milan e Inter hanno, ad oggi, le due migliori difese della Serie A (stando ai numeri). Solamente Rodrigo Becao (Udinese) e Joao Pedro (Cagliari) sono infatti riusciti a penetrare le porte difese da Donnarumma e Handanovic. Ma non finisce qui. Se analizziamo i numeri di tutto l’anno solare, troviamo le due difese milanesi ancora in vetta. Il Milan, con soli 17 gol subiti, è attualmente la squadra che difende meglio. Segue proprio l’Inter di Spalletti (prima) e Conte (ora), che con 21 gol subiti si piazza al secondo posto di questa speciale classifica. Numeri importanti, numeri che rincuorano, numeri che fanno pensare a un derby che si baserà anche su questo reparto. Sperando che tutto ciò non vada contro allo spettacolo del Derby della Madonnina.

GLI INTERPRETI – Se le due difese sono così solide, gran parte dei meriti va dato agli interpreti. Certo, è riduttivo parlare solo di 2-3 giocatori quando è tutta la squadra che dà vita a una solida fase difensiva, ma è impossibile non dare meriti a certi giocatori. Romagnoli-Musacchio da una parte, De Vrij-Skriniar-Godin dall’altra. Inevitabile citare anche due dei migliori portieri della Serie A: Donnarumma e Handanovic. Capitan Romagnoli è – da ormai qualche stagione – il punto fermo della difesa rossonera. Leader carismatico che dà sicurezza al reparto, e che ha trovato in Mateo Musacchio un compagno di reparto più che affidabile. Dall’altra parte De Vrij e Skriniar, capaci lo scorso anno di annientare un Piatek in pieno stato di grazia, a cui va aggiunta l’esperienza dell’uruguagio Godin. Una cosa è certa: Piatek e Lukaku avranno un bel lavoro da fare sabato sera per diventare i protagonisti del derby.

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