Minutaggio a confronto: Milan, è il momento dei nuovi?

Si può parlare di campagna acquisti deludente quando questi nuovi, appunto, non vengono neanche presi in considerazione? È questo il grande dilemma dei tifosi rossoneri a due giorni dalla quinta di di Serie A. Dopo quattro giornate dall’inizio del campionato, con un derby appena perso malamente e tanta frustrazione per il mancato gioco espresso dagli uomini di Giampaolo, si cerca di capire e carpire quali sono i problemi di questo Milan, ma soprattutto cosa potrebbe portare ad una definitiva svolta per quanto riguarda l’ennesima stagione partita con tanti, e forse troppi punti interrogativi.


MINUTAGGIO A CONFRONTO – Per fare un piccolo esempio, vogliamo prendere come termine di paragone con la rosa del diavolo, proprio l’ultimo avversario affrontato, che non a caso è l’Inter. Da segnalare, ovviamente, è il GAP tra le due squadre non solo sul piano del gioco, della preparazione, della voglia e dei risultati, ma anche questa differenza abissale sul minutaggio concesso a favore dei nuovi acquisti: 1031 Inter contro i 270 del Milan.
Si parte da un presupposto: il mercato fatto dai nerazzurri è a vista d’occhio di maggiore importanza e qualità rispetto a quello del Milan, complice soprattutto l’ambizione al titolo e l’ingresso in Champions che porta inevitabilmente più visibilità. Gli esempi più lampanti sono giocatori già pronti come Godin, Sanchez, Barella e Sensi. E fin qui il discorso fila, ma la cosa importante da segnalare è un’altra, l’Inter questi nuovi acquisti li ha inseriti in rosa facendoli giocare, il Milan no.


È ARRIVATO IL MOMENTO? – Come dicevamo nel paragrafo precedente, questa differenza di qualità ed efficacia è vistosamente presente, ma sostanzialmente, come facciamo a giudicare i nuovi acquisti e paragonarli a quelli fatti dai cugini nerazzurri, se i nostri non vengono schierati affatto? Ovvio, dietro a tutto questo discorso c’è chi i giocatori li guarda, li vede e li valuta giorno e notte come l’allenatore Giampaolo assieme ai suoi collaboratori, però forse provare qualcosa di innovativo potrebbe far trovare l’esito giusto.
Il risultato che possiamo illustrare arrivati alla quarta giornata è davvero breve a conciso: al Milan manca qualcosa, qualcosa che va oltre il modulo da schierare o la mole di gioco, e quel qualcosa può essere portato solo dai cambi. Giocatori freschi, pronti a cambiare passo, pronti a dare quella marcia in più (Bennacer, Theo Hernandez e Rebic per fare qualche nome).

Perchè riflettendoci, al momento Giampaolo sta affidandosi agli uomini dello scorso anno, a cui mancano giocatori che sono stati fondamentali come Bakayoko a centrocampo e Cutrone in attacco.
Il Milan ha bisogno di una scossa, e forse, anzi probabilmente questa potrà arrivare con l’ingresso immediato di chi non ha ancora avuto una reale possibilità di giocare le sue carte. Il tempo di “attendere” che i nuovi acquisti siano pronti è finito già da un pezzo, e ora non resta che aumentare quel numero fermo a 270 e alimentare fin da subito le chance per il quarto posto.

Impostazioni privacy