Pelle diversa per il Diavolo. I jolly di Giampaolo per la ripresa

Sarà un altro Milan dopo la sosta, almeno nei nomi. In previsione di Verona, ma soprattutto del derby, Giampaolo potrebbe abbracciare e riabbracciare delle novità. Theo Hernandez ha ricominciato ad allenarsi a Milanello e può approfittare di questi dieci giorni di pausa per ritrovare lo smalto già mostrato contro Novara e Bayern Monaco nel precampionato. Se sta bene, il titolare è lui. L’investimento, voluto fortemente da Maldini, lo dimostra e Rodriguez si dovrà accomodare in panchina. La spinta dell’ex Real Madrid garantirà superiorità in fase di palleggio e sfogo sulla fascia per finalizzare la manovra aggirando le difese avversarie. Con le sue sovrapposizioni, specialmente se si dovesse tornare al “vecchio” 4-3-3, aiuterà la manovra, sgravando compiti tattici a mezz’ala ed esterno. Specie se il terzo d’attacco dovesse essere Calhanoglu che, già nella stagione in cui duettava con Bonaventura, ha dimostrato di trovarsi meglio in mezzo al campo.

Non solo il terzino spagnolo, post sosta il Milan dovrebbe avere finalmente a pieno regime Rade Krunic, ancora fermo a zero minuti in campionato. Il bosniaco è stato preso per essere una buona alternativa a centrocampo, ma per ora è rimasto a studiare da fuori anziché essere protagonista. Con lui Giampaolo potrà contare su una manovra più verticale, grazie alle sue incursioni. L’ex Empoli è un lavoratore e si farà trovare pronto quando verrà chiamato in causa. Anche Bennacer in ottica derby avrà proseguito il suo adattamento al sistema Giampaolo. Dopo la prova ordinata di sabato, l’algerino cercherà di offrire qualcosa in più, specialmente nella rapidità di impostazione.

Infine, il rientro più gradito ai tifosi rossoneri: Jack Bonaventura. Finalmente smaltito l’infortunio che lo costringe ai box – in partite ufficiali – da Milan-Betis dello scorso ottobre, il numero 5 sarà di nuovo a disposizione. Giampaolo l’aveva già provato con Suso alle spalle di Piatek pre Brescia, prima di far marcia indietro, giudicandolo “non ancora pronto”. Il mister conosce l’importanza del suo jolly. Jack, tra tutti, è il più duttile: mezz’ala, trequartista e anche esterno. Contro l’Hellas saranno passate due settimane in più e Bonaventura avrà messo dentro ulteriori carichi di lavoro.

L’impegno al ritorno del campionato è a Verona, ma il Milan si sta già focalizzando su quello dopo, il più importante: il derby. Sabato 21 settembre si accenderanno per la prima volta le luci nel San Siro rossonero e il teatro verrà inaugurato subito con lo spettacolo di punta. La partenza sprint dell’Inter, non solo per risultati ma anche per il gioco espresso, ha confermato il gap scavato con il Diavolo durante l’estate. L’arrivo di Conte, con gli innesti di Lukaku e Sensi soprattutto, ha già portato aria di cambiamento. Il Milan sa che deve lavorare e sta andando in questa direzione. Per il primo sabato importante dell’anno sarà certamente diverso: sicuro nel modulo, forse negli interpreti. Il derby della Madonnina, sponda rossonera, è già cominciato.

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