Questione stadio, tutte le tappe che hanno portato al summit odierno

Nelle prossime ore, i vertici di Milan e Inter sono attesi a Palazzo Marino per un incontro con i capigruppo di tutti i partiti presenti in Consiglio comunale. Questo summit servirà alle due società, rispettivamente rappresentate da Paolo Scaroni e da Alessandro Antonello, per spiegare il loro progetto in merito al futuro di San Siro. Di quest’ultima questione, come riferito dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si è iniziato a parlare lo scorso 9 novembre, quando i rossoneri e i nerazzurri firmarono un protocollo d’intesa mirato a collaborare per realizzare uno stadio moderno e all’avanguardia.

Circa tre mesi più tardi, ovvero il 6 febbraio, il presidente del Diavolo, Paolo Scaroni, ha parzialmente scoperto le carte, sostenendo che fosse forse più facile costruire un nuovo stadio anziché rifare il Meazza. Ecco allora che, il 2 marzo, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è per la prima volta espresso in merito al futuro della Scala del calcio: “Ho sempre detto a Inter e Milan che, se dovessi scegliere, preferirei che lavorassero sul Meazza”. Il tutto mentre, il 25 marzo, l’amministratore delegato dei nerazzurri, Alessandro Antonello, ha dichiarato che sono maturi i tempi per un nuovo stadio.

Due mesi dopo, più precisamente nel giorno in cui i Giochi invernali sono stati assegnati a Milano-Cortina, Milan e Inter sono ufficialmente arrivate allo scontro con il sindaco Sala. Le due società meneghine hanno infatti reso nota l’intenzione di costruire il nuovo stadio entro il 2026, ricevendo un secco no da parte del primo cittadino di Milano. In ogni caso, il 2 luglio, i due club hanno depositato in Comune più di 750 pagine del progetto relativo alla fattibilità del nuovo stadio, che disporrà di 60-65mila posti e una zona intrattenimento. Il costo dell’investimento è pari a 1,2 miliardi di euro.

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