Svoltare definitivamente senza cambiare troppo. Giampaolo, ora o mai più

Uno dei temi principali di questo primissimo mese del Milan di Marco Giampaolo, è senza dubbio legato alla questione sistema di gioco tramite determinati elementi a disposizione in rosa, con un modulo che spesso cambia di partita in partita o comunque a gara in corso.

SENZA CAMBIARE – Nell’ultima conferenza stampa si è parlato tanto delle ultime due settimane, sulla gara particolare di Torino, e poi sul prossimo e imminente futuro, quindi sulla formazione che come al solito almeno per il momento sembra un mistero da decifrare. “Se andrò avanti con il 4-3-3? Bisogna riuscire a coprire bene il campo. A Torino, nel momento in cui abbiamo perso certi riferimenti, abbiamo messo a repentaglio la fase difensiva. La squadra vive di equilibri. Si prende la strada e si porta avanti quella strada. A me non piace cambiare. 4-3-3 o 4-3-1-2? Cambia poco. Dipende tutto dalle qualità dei singoli.

Il mister dunque non ha intenzione di “cambiare” , vuole proseguire con la sua idea e sembra essere consapevole di cosa stia facendo. Marco Giampaolo ieri in conferenza stampa a Milanello è apparso meno cupo del solito. Più rilassato, sereno e col sorriso nonostante alcune critiche dei giornalisti presenti. Il tecnico rossonero ha incassato la fiducia della società e il sostegno dei propri ragazzi e si appresta questa sera contro la Fiorentina a giocarsi una bella fetta della propria carriera. In conferenza, come dicevamo, ci sono stati sorrisi, battute, quel qualcosa in più che vorrebbe trasmettere ai proprio calciatori: giocare a calcio, che significa solo ed esclusivamente spensieratezza, stare bene.

MENTALITÀ – Le partite sono tutte complicate, le devi sudare tutte. È la mentalità che deve fare la differenza. Cerco di rispettare ogni avversario e di giocare con mentalità, non con il braccino corto. Gli atteggiamenti sono la cosa più importante.

La reale idea di Marco Giampaolo per trovare l’antidoto giusto a questo Milan, e cancellare un primo mese da incubo passa sostanzialmente dal trovare una tranquillità psicologica. Cambiare serve a poco, anzi, servirebbe solo a non trovare la quadratura giusta, non trovare nemmeno quel pizzico di continuità che può arrivare tramite gioco e di conseguenza risultati.

La quinta gara, dunque, potrebbe aver segnato una svolta molto fondamentale. Nel segno della continuità, perché come ha ribadito ieri l’allenatore di Giulianova non ama cambiare e modificare. Si continuerà, quindi, con il 4-3-3 visto nelle recenti uscite. Ai fianchi del Pistolero agiranno Suso e il confermato Leao, mentre a centrocampo confermato ancora Calhanoglu, che per Giampaolo è un grandissimo giocatore, favorito sul recuperato Paquetà.

È tempo di svoltare o di soccombere, e questa notte a San Siro Giampaolo si gioca molto del suo futuro assieme a quello del suo Milan.

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