Torino-Milan, quanti dubbi di formazione per Marco Giampaolo

Ormai non è una novità. 4 partite, 4 formazioni diverse. I ‘titolarissimi’ non esistono, almeno non ancora. Per la partita di stasera contro il Torino, i dubbi di formazione sono ancora tanti. I tifosi e la società vogliono vedere i nuovi arrivati in campo, Giampaolo si fida di più della vecchia guardia. È ormai un discorso sentito e risentito: in questo Milan gioca chi ha capito gli schemi e le idee tattiche dell’allenatore. Il problema è che – almeno per il momento – nemmeno i ‘vecchi’ sembrano aver capito a pieno il gioco del mister. Quale formazione dobbiamo aspettarci questa sera?

LA PIÙ PROBABILE – Stando a quanto appreso nelle ultime ore, i due dubbi maggiori riguardano i ballottaggi Biglia-Bennacer e Rodriguez-Theo Hernandez. Partiamo dalla formazione più probabile. Romagnoli in porta, il rientrare Calabria a destra, Romagnoli-Musacchio coppia centrale con Theo Hernandez (esordio dal 1′) a sinistra. A centrocampo si dovrebbero vedere Kessié, Bennacer e Calhanoglu. Suso riproposto sulla trequarti con Piatek e il confermato Leao in attacco. Formazione molto simile a quella del derby, con Suso che potrebbe allargarsi sulla destra e Leao sulla sinistra, vedendo così un 4-3-3 in campo.

CON BIGLIA E RODRIGUEZ – La seconda possibilità è quella di vedere confermati Biglia e Rodriguez, con Bennacer e Theo Hernandez che si accomoderebbero in panchina. I due appartengono alla vecchia guardia – che tanto piace a Giampaolo – ma le ultime prestazioni sono insufficienti. Rodriguez si è dimostrato incapace in fase offensiva e poco incisivo in difesa. Biglia non ha fatto vedere molto. Statico in mezzo al campo, non ha mai saputo dettare i tempi e dare un gioco al Milan.

SORPRESA REBIC – Questa sarebbe una vera e propria sorpresa. Rebic titolare e Leao in panchina. Poco cambia dal punto di vista del modulo in campo. Si può giocare col 4-3-1-2, con Suso dietro Piatek e, appunto, Rebic. Si può anche giocare col 4-3-3, con Rebic a fare l’esterno offensivo.

PIATEK IN PANCHINA – Molto, molto difficile che si realizzi. Nonostante il brutto periodo, che contribuisce a rendere l’attacco rossonero il peggiore della Serie A (con Udinese e Sampdoria), è quasi impensabile di vedere il numero 9 rossonero fuori dall’11 titolare. Troppo importante che si sblocchi definitivamente, e l’alternativa – Leao e Rebic punte – non darebbe troppe certezze.

IL RITORNO DI JACK – Anche in questo caso, vedere Bonaventura in campo dal 1′ minuto è quasi utopia. Il numero 5 rossonero non ha minuti nelle gambe e, dopo aver giocato in pre-season, non ha ancora visto il campo in Serie A quest’anno. Sarebbe sicuramente un jolly da schierare mezz’ala al posto di Calhanoglu o in attacco al posto di Suso, dietro alle punte. Più probabile vederlo in campo a partita in corso, complice anche l’infortunio di Paquetà, non convocato.

SUSO IN PANCHINA – Ulteriore alternativa sarebbe quella di vedere Jesùs Suso in panchina. Parliamoci chiaro, quasi impossibile pensare che si realizzi veramente questa possibilità. Giampaolo è innamorato dell’esterno spagnolo, ha cambiato modulo per metterlo a suo agio, punta tutto su di lui. Nel caso, si potrebbero inserire Rebic e Leao a giostrare in attacco con Piatek, o avanzare Calhanoglu sulla trequarti e inserire un’altra mezz’ala a sinistra (Bonaventura? Krunic?).

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