Trequartista: uno, due o nessuno. I dubbi di Giampaolo

Giampaolo ora avrà due settimane per sciogliere il nodo trequartista. Innanzitutto, dovrà capire se tenerne uno, se provarlo doppio come contro il Brescia o abbandonarli per tornare definitivamente al 4-3-3, riporta Tuttosport.

In tanti nel Milan possono giocare lì. Oltre a Suso – titolare in quel ruolo per entrambe le partite di campionato – Paquetà, Calhanoglu e Bonaventura possono ricoprire quella porzione di campo. Anche Castillejo e Krunic si potrebbero adattare, senza considerare il nuovo jolly Ante Rebic. Jesus non sembra partito benissimo, le vecchie difficoltà a giocare dentro il campo sono rimaste e nonostante il metodo Giampaolo, per ora, le risposte sono negative. Infatti, la pericolosità dello spagnolo è arrivata come al solito dall’out di destra. Calhanoglu, male da regista, si è ripreso contro il Brescia, Paquetà sta rimettendo benzina nelle gambe e Jack conta i giorni per il rientro a pieno regime. Sono loro tre a poter insidiare lo spagnolo. 

Per il resto, chi è stato schierato contro il Brescia ha convinto. A centrocampo Bennacer è piaciuto molto, merito di una partita ordinata. Non ha fatto cose miracolati l’algerino, ma esattamente quanto richiesto per dettare il gioco e a Giampaolo questa idea va più che bene. Kessie, grande escluso di Udine, ha risposto bene con la solita prepotenza fisica. La difesa va bene così, quindi le incognite rimangono davanti.

Tanti giocatori per un ruolo, dunque. Cosa che fa felice gli allenatori e Giampaolo non è da meno, ma i dubbi sul suo schieramento preferito persistono. Tanto che la posizione del trequartista potrebbe già smettere di esistere.

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