Cercasi Suso, intoccabile quanto evanescente

Da Jesus Suso ci si aspetta sempre tanto. D’altronde, da Vincenzo Montella in poi, lo spagnolo non è quasi mai stato relegato in panchina per scelta tecnica. Il suo rendimento – come fa notare oggi Tuttosport – è sempre stato piuttosto altalenante, ma è altrettanto evidente come la maggior parte delle palle offensive passino sempre dai suoi piedi, il sinistro in particolare.

Stasera Suso tornerà nello stadio che lo ha rilanciato dopo le prime esclusioni con la maglia del Milan: nella seconda parte della stagione 2015/2016, con Gasperini in panchina al Genoa, riuscì a conquistare tutti e, soprattutto, a prendersi un posto nello scacchiere rossonero. Anche stasera sarà chiamato a prendere in mano la squadra, nonostante i fischi di San Siro di domenica scorsa e le critiche che sono piovute.

Per lui far bene significa anche cercare un nuovo rinnovo del contratto che oggi lo lega al Milan fino al 30 giugno 2022, con tanto di solita clausola da 38 milioni di euro, attivabile entro il 15 luglio di ogni sessione di mercato ma solo da un club estero. Il giocatore vorrebbe arrivare ad un adeguamento sul livello di Gigio Donnarumma che oggi guadagna 6 milioni netti a stagione. La contrattazione non è ancora partita: prima dovrà dimostrare di meritarsi ciò che chiede. E, nel frattempo, anche la Nazionale spagnola l’ha snobbato senza inserirlo nella lista dei convocati per le qualificazioni europee contro Norvegia e Svezia.

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