Crisi Milan: non solo Giampaolo, anche società, dirigenza e giocatori sotto accusa

La sconfitta contro la Fiorentina ha lasciato malumori in tutto l’ambiente Milan, non solo nell’aspetto sportivo ma anche quello politico-gestional-commerciale. Durante il match con la Viola, la Curva Sud ha incitato cori contro la squadra, giocatori e società, tutti entrati sotto accusa. Lo riferisce Tuttosport.

LA PROPRIETÀ

Dal punto di vista politico, Elliott è promosso, dopo aver salvato il Milan dalla possibile bancarotta, a rischio con la passata gestione Yonghong Lì e per aver condotto la questione stadio sin ora in modo egregio. Sul piano sportivo, invece, come riferisce il noto giornale, ci sarebbe qualcosa da migliorare: il progetto giovani è allettante ma in una squadra occorrerebbe almeno qualche elemento esperto. Lo stesso Rino Gattuso era stato chiaro: servirebbero dei capi branco per supportare i giovani nel loro periodo di crescita. Così come sosteneva Zvonimir Boban, ritenutosi contrariato da tale scelta proprio in questo ultimo mercato estivo. Dalla prossima sessione di mercato, servirebbe assolutamente un cambio di immagine da parte di Elliott: assemblare qualche giocatore esperto e forte nel progetto.

LA DIRIGENZA

Sul piano sportivo il trio Boban-Maldini-Massara sono al loro primo anno insieme (Paolo addirittura al primo anno di direttore dell’area tecnica). La scelta poco chiara starebbe proprio nell’allenatore. Giampaolo è alla prima esperienza come mister di un top team, con la Sampdoria ha sempre raggiunto traguardi lontani dall’Europa, in più, il modulo ideato dal tecnico abruzzese sarebbe totalmente scollegato alle caratteristiche dei giocatori. Pur sapendo tale problema, l’ex Empoli insiste, creando di fatto confusione in testa ai giocatori, per nulla a loro agio durante la partita. Per due figure e simboli come Boban e Maldini ci si poteva aspettare qulacosa di più, soprattutto sul mercato in entrata.

Sul piano politico Gazidis ha evidenziato buoni successi per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, ma il fatto che non siano arrivati nuovi accordi commerciali, sponsor e quant’altro non sarebbe un risultato soddisfacente.

L’ALLENATORE

La squadra formata in questa stagione è la stessa vista lo scorso anno. Gli interpreti sono gli stessi, con l’aggiunta di qualche elemento. Giampaolo, però, non avrebbe rispettato le attese, anzi, ha insistito su un modulo decisamente poco idoneo per le caratteristiche dei giocatori che ha in rosa e la situazione creatasi in questo momento sarebbe anche causa di un carisma troppo filosofico e poco terra terra che aveva il battagliero Rino Gattuso. Giampaolo sarebbe stato sponsorizzato da Sacchi, come allenatore che sa risaltare e rivalutare i giovani, ma per il momento parrebbe tutto il contrario. I ragazzi hanno bisogno di supporto morale anche nei momenti di difficoltà, ascoltarli e saperli prendere psicologicamente.

LA SQUADRA

Per concludere una rosa che, come già citato sopra, avrebbe bisogno di una guida tecnica, psicologica, esperta e che sappia cosa significhi giocare in un top team come il Milan. Giampaolo sembrerebbe troppo acerbo per tale salto, Gattuso conosceva già l’ambiente rossonero, ciò ha agevolato il suo passato operato, ma soprattutto occorreberrero delle figure chiave anche nello spogliatoio e pur essendo gli unici fuoriclasse della squadra, Alessio Romagnoli e Gianluigi Donnarumma hanno 44 anni in due. Occorre trovare un vero leader di esperienza, magari già in questo prossimo mercato invernale, allenatore escluso.

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