Rebus Giampaolo: quale la migliore posizione in campo per Paquetà?

Una chiave molto fondamentale per il miglioramento del Milan nel prossimo futuro (e si parla di sabato sera) è caratterizzato dall’andare alla ricerca di qualcosa che manca vistosamente nello scacchiere tattico di un Milan al momento povero di idee, goal segnati, punti in classifica e chi più ne ha, più ne metta. Il discorso di valorizzare un giocatore come Lucas Paquetà è senza ombra di dubbio importantissimo, nelle prime settimane il brasiliano è stato molto spesso messo da parte, dimenticato tra le seconde linee, e ora potrebbe essere arrivato il momento di ributtarlo nella mischia. E allora, quale può essere la posizione in campo giusta del brasiliano?

COLLOCAZIONE GIUSTA? – Strano constatare come in un Milan che, da Gattuso a Giampaolo, ha radicalmente modificato modo stare in campo, di difendere e di attaccare, la posizione di Paquetà sia rimasta la medesima. In realtà, però, molto è cambiato anche per il brasiliano. Poiché, mentre con Gattuso il numero 39 doveva preoccuparsi maggiormente della fase difensiva, di mantenere la posizione, limitando le incursioni sotto rete per mantenere un equilibrio di squadra, con Giampaolo il talento verdeoro ha teoricamente più libertà di palleggio, movimento e possibilità di illuminare la scena.

Giampaolo, come noto, predilige un centrocampo di palleggiatori e calciatori di qualità anche per questo motivo, ovvero avere più talento possibile dal centrocampo in su, quel calcio ‘apprezzabile e godibile‘, come da sua stessa ammissione, che sta cercando di proporre in rossonero da un mese a questa parte. Al contempo, Paqueta “va disciplinato, è molto istintivo”, ha ammesso Giampaolo sul brasiliano, a cui, però, ha riconosciuto l’enorme qualità di saper “vedere il gioco”.

TREQUARTISTA O MEZZALA – In questa prima fetta di stagione, siamo riusciti ad apprezzare poco le qualità e le prestazioni del campioncino rossonero, complici non solo le caute discussioni con Giampaolo, ma anche le chiare difficoltà dello stesso Milan di trovare un unico e vero sistema di gioco. Nella seconda giornata di campionato, a San Siro con il Brescia, Paquetà è entrato a partita in corso nella posizione di mezzala, propositivo, ordinato e autore anche di un’azione personale che si è stampata sul palo a pochi minuti dalla fine. Contro l’Hellas Verona si è visto invece un Paquetá in una posizione più avanzata, a ridosso della punta. Il brasiliano ha provato a muoversi sulla trequarti nel modulo ad albero di natale cercando di creare spazi e superiorità, non convincendo e spesso pestandosi i piedi con Suso.

Il Milan ha necessariamente bisogno di una svolta, di un lampo, di qualcosa che possa stoppare definitivamente un avvio di stagione da incubo, per calciatori, tifosi, dirigenza e allenatore. Paquetà su tutti, un investimento da 35 milioni di euro, è chiamato ad esplodere in questa stagione e a trascinare il Diavolo in Champions League, compito che sta diventando più arduo di quanto lo fosse già. Poco importa, a questo punto, se venti metri più indietro di quanto previsto: duttilità, qualità, assist e reti: è arrivato il momento di avere una marcia in più.

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