Le pagelle, Roma-Milan: Theo (con Gigio) sopra tutti, ovviamente non basta

DONNARUMMA 7 – Due interventi importanti, da fuoriclasse. Mostruoso in altre tre circostanze. Ma con una squadra così certo che il contratto continuerà ad essere in bilico.

CONTI 4.5 – Impatto buono, poi il buio. Il terzino, confermato da Pioli, macchia la prestazione in maniera imperdonabile. (Dal 51′, CALABRIA 4.5 – Errore gravissimo che affonda il Milan, è sua l’ingenuità che regala nuovamente il vantaggio ai padroni di casa. Bel “duello” con Conti).

MUSACCHIO 5 – Alza il livello nella ripresa, provando a mettere la pezza sull’erroraccio di Calabria, ma finisce per servire il pallone a Zaniolo. In difficoltà contro Dzeko che non concede punti di riferimento.

ROMAGNOLI 5.5 – Non perde quasi mai Zaniolo, ma il compagno di reparto ha decisamente più lavoro da fare. Impalla Donnarumma sul 2-1.

THEO 7 – Gol da difensore con il DNA dell’attaccante. Quando spinge, la Roma assiste; cresce anche nelle letture difensive. Praticamente impeccabile.

PAQUETÁ 5 – Serata confusa, condita da giocate imprecise. Dopo il gol annullato, si spegne e non gira più. Sceglie spesso la giocata e l’azione personale. Inconcludente. (Dal 63′ PIATEK 5 – Non gli arriva un pallone e lui non crea occasioni degne di nota).

BIGLIA 5.5 – Quando comincia a perdere palloni, smarrisce autostima e ispirazione. (Dal 71′ BENNACER 6 – Troppa qualità quando serve la quantità. Prova comunque sufficiente, ci prova e ci mette ritmo).

KESSIE 5 – Si dimentica Dzeko che non fallisce e apre le marcature. Spreca troppo e non costruisce, solo errori che costano tanto: profondo rosso.

SUSO 5 – Sbaglia troppe scelte, tira troppo e male. Continua ad essere il meno sostituito. Il vero mistero degli ultimi anni a Milanello.

LEAO 5.5 – Come contro il Lecce, davanti alla porta sbaglia sempre l’ultima scelta. Corre tanto, si fa vedere, ma non colpisce nel segno. Fattore da non sottovalutare.

CALHANOGLU 6 – Lancia i giusti segnali in un attacco che barcolla pericolosamente. Conferma che sa di rinascita, ma non può incidere da solo.

PIOLI 5 – Mentalità offensiva, ordinata e precisa. Sulla carta. Il suo Milan si spegne troppo presto. Ai suoi mancano fiducia e costanza. E il calendario continua ad essere impietoso.

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