L’importanza di provare a vincere ogni scontro diretto: Milan, un mese di fuoco

La gara di domenica sera contro il Lecce insegna che non esistono partite facili e che, nonostante gli sfavori avversari del pronostico, bisogna sempre lottare col coltello tra i denti. Intensità e voglia possono fare la differenza: la speranza è che il rinnovato Milan di Pioli possa far proprie queste caratteristiche il prima possibile, per evitare di sprofondare in classifica. È proprio da questi presupposti che la compagine rossonera vorrà ripartire, consapevole di poter fare prestazioni positive e portare a casa ogni straccio di punto, che a lungo andare potrebbe fare la differenza nella rincorsa per un posto in Europa.

UN INIZIO DIFFICILE – Dopo appena 8 giornate di campionato, il Milan prima di Giampaolo e ora di Pioli, ha raccolto solamente 10 punti, trovando la sconfitta già per quattro volte. La cosa difficile anche solo da pensare, passa con ogni probabilità dalle difficoltà che da adesso fino a metà novembre il Milan potrebbe incontrare, tramite un calendario particolarmente ostico e considerando che fino ad ora le avversarie della squadra di Via Aldo Rossi sono state verosimilmente “alla portata” .

Analizzando alcuni episodi del recente passato, come nel Milan di Gattuso, possiamo trovare delle analogie per quanto riguarda non tanto le prestazioni e l’intensità vista finora in campo, quanto le difficoltà di affrontare gare che inizialmente sembrano essere parecchio abbordabili. Tra i molti esempi che possiamo fare sul Milan dello scorso anno, ci sono punti persi con squadre come Empoli, Udinese, Cagliari o Parma. Oggi, con squadre dello stesso livello, o quantomeno simile, il Milan per sette volte di Giampaolo e una di Pioli, è uscito sconfitto contro l’Udinese, ha pareggiato 2-2 proprio l’ultima contro il Lecce ed è riuscito a vincere solamente 1-0 contro Brescia e Verona.

FUTURO – E adesso il calendario dei rossoneri fa paura: sabato (ore 18) la Roma all’Olimpico, poi giovedì nel turno infrasettimanale, la Spal alla disperata ricerca di punti salvezza, quindi il 3 novembre l’altra squadra romana, la Lazio, ma a San Siro. Il 10 novembre poi, la sfida all’Allianz Stadium con la Juve. Poi la sosta, ma alla ripresa un’altra gara tremenda, in casa, quella col Napoli. Per il Milan, attualmente dodicesimo con 10 punti (come Torino e Udinese che lo precedono statisticamente), queste cinque partite rappresentano l’esame chiave che può in qualche modo delineare quello che potrà essere il campionato rossonero. Se si fanno punti si può pensare di sedere al tavolo delle grandi, al contrario dovranno essere presi in considerazione altri discorsi.

Oggi, partite come quelle che aspettano il Milan in questo mese difficile sono quelle che possono fare davvero la differenza, per riprendere a marciare e poi a correre, partite che analizzando anche il recente passato possono diventare fondamentali, non solo per rialzarsi adesso ma per vincere quelli che, a livello ideologico possono e potranno essere scontri diretti, utili e “pesanti” per le sorti di questo campionato

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