Pioli: “Mi interessa partire dalla psicologia dei giocatori. Siamo il Milan. L’importante è vincere”

Questa mattina alle ore 13.00 c’è stata la conferenza stampa di presentazione di Stefano Pioli, il nuovo allenatore del Milan. Presente tutta la dirigenza al completo, oltre Maldini e Boban, anche Scaroni, Gazidis e Massara. Primo allenamento previsto alle ore 15.30 a Milanello.

DIRIGENZA – L’introduzione viene esposta da Gazidis, che ci tiene a precisare quanto sia stato difficile prendere questa scelta, esonerando Giampaolo per portare Pioli in rossonero dopo appena 7 giornate: “L’abbiamo fatto perché amiamo il club, amiamo la squadra, e lavoriamo con professionalità e cuore per riportare la nostra squadra su un sentiero positivo. Serve pazienza, sappiamo di aver fatto errori e ce ne saranno sicuramente altri, ma siamo determinati a riportare la squadra dove merita”.

L’AD rossonero ha proseguito poi sulla questione futuro: “siamo qui per dimostrare che vogliamo ampliare e rendere forte il Milan anche tramite la costruzione dello stadio nuovo, ci sono uomini giusti che vogliono il bene del Milan. I nuovi acquisti ci sono stati, e ci sarà tempo per correggere la rotta e migliorare le prestazioni e i nuovi giocatori, ecco perchè abbiamo deciso di ingaggiare Stefano Pioli.”

Boban: “Il cambio allenatore è una sconfitta per tutti, non è stato facile. I tifosi hanno tutti il diritto di esprimere il loro disappunto, ma lavoriamo e lavoreremo per cambiare le cose. Facciamo un grosso in bocca al lupo a Stefano.”

Maldini sull’esonero Giampaolo: “C’è grande rispetto per lui, dispiace molto. Ma abbiamo una squadra giovane e abbiamo deciso di cambiare scegliendo un allenatore d’esperienza. Il Milan deve fare bene subito, a partire da quest’anno. Non siamo qui ad aspettare di tornare grandi tra dieci anni, ci mettiamo la faccia com’è giusto che sia e sappiamo a cosa andiamo incontro, ma lo facciamo con grande serenità e voglia di lavorare.”

Massara: “Giampaolo ha dato tutto e noi insieme a lui. Scegliere Pioli è motivo di fiducia nella squadra che potrà dare più di quanto fatto finora.”

PRIME PAROLE DI PIOLI – “Mi preparo a questa avventura con grande entusiasmo, passione e convinzione di poter fare un buon lavoro per quello che merita il Milan e per chi sta credendo in me.”

Pioli si è soffermato sull’importanza dei giocatori, del Mondo Milan e sull’accoglienza “particolare” dei tifosi: “Ho grande rispetto per i tifosi, e soprattutto per loro ci sarà da lavorare sulla testa dei giocatori e sulle idee da esporre, dobbiamo essere all’altezza. Saranno dieci giorni fondamentali da cui partire. I giocatori hanno le qualità per essere da Milan e per giocare a San Siro.”

Siamo il Milan, lotteremo con il Milan, lotteremo per il Milan. Le difficoltà ci sono come ovunque ma sapremo superarle”. Il neo mister rossonero ha proseguito il suo discorso parlando del punto di vista mentale e psicilogico dei calciatori: “Mi interessa capire subito i giocatori, entrare nella loro testa e voglio che diano il massimo. Non sopporto superficialità e poca ambizione, voglia di fare. Dovremmo lottare contro squadre forti e preparate ma dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e delle difficoltà. C’è un campionato importante da dover fare, ci sono tempo e spazio che dobbiamo sfruttare nel migliore dei modi. Dobbiamo lottare per andare in Champions.”

Sul passato: “Non voglio parlare del passato, solamente del presente e di cosa succederà” Il passato è passato, ho solo voglia di fare bene e i giudizi dovranno essere fatti solo per ciò che accadrà in campo, non per quello che fa parte del passato”.

Lo slogan di Giampalo per rispondere al “testa bassa e pedalare” di Conte era testa alta e giocare a calcio. Il suo?: Vincere. A prescindere da testa alta o bassa. L’importante è vincere. “Cosa voglio portare al nuovo Milan? Idee, intensità e spregiudicatezza.”

CALCIATORI E MODULO – La conferenza di presentazione è andata poi a focalizzarsi sui singoli in rosa:Piatek e Paquetà sono due grande giocatori: il polacco ha le capacità di fare goal ma ci devono essere tanti giocatori per portare lui a fare goal. Paquetà è un giocatore che sa stare in campo, ha inserimenti e goal nelle sue corde. Non c’è solo lui con queste caratteristiche, penso ci siano gli elementi giusti per fare bene e sviluppare quello che ho io in testa.”

“Leao ha un potenziale di livello. Dovranno essere tutti importanti. Suso ha qualità indiscutibili e deve essere messo nelle condizioni di fare bene fin da subito.”

Per quanto riguarda il modulo e il sistema di gioco, Pioli ha espresso la sua idea, dove il tutto non deve dipendere dai sistemi di gioco ma dalla voglia di fare di ogni singolo giocatore. “Per fare un calcio propositivo a mio parere bisogna partire dalla difesa ordinata, vogliamo valorizzare questo per poi essere pericolosi e presentarci con tanti uomini all’interno dell’area di rigore avversaria.”

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