Paolo Scaroni, presidente del Milan, è intervenuto all’assemblea pubblica indetta per la presentazione del nuovo stadio.
“Amiamo il Meazza, non pensate che non ci piace. Ci vado una volta ogni due settimane, ma abbiamo bisogno di un nuovo stadio per i nostri tifosi. Ho parlato con Maldini e mi ha detto che ha giocato tutta la carriera lì, ma abbiamo bisogno di una nuova struttura come le città principali d’Europa. Anche lui sposa il nostro progetto al 100%. Vogliamo una destinazione da visitare anche per i turisti, abitabile con musei, bar, ristoranti. Diventerà un’attrazione della nostra città. Abbiamo bisogno di una zona della città che viva sempre, per San Siro non è più così. Non vogliamo soltanto un grande parcheggio”.
Sui progetti: “Il progetto di Populous, che fa solo stadi, ne ha fatti più di mille. Sono specializzati in infrastrutture sportive. Questo progetto prevede un’area sociale accessibile anche durante le gare. L’interno ricorda il Duomo di Milano, con un’architettura un po’ gotica. Per quanto riguarda Manica, propongono uno stadio più tradizionale a forma di ciambella come alcuni stadi inglesi. Quella zona verde sulla destra è il terreno di San Siro che rimarrebbe tale. Ci sono due anelli che rappresentano l’unione di Milan e Inter”.
Su San Siro: “È un bellissimo quartiere, ma quando è vuoto uno non si trova, è buio. Non è il quartiere il problema, quel parcheggio o è troppo pieno o è troppo vuoto. Abbiamo parlato tante volte delle vibrazioni, nel nuovo stadio le fondamenta avranno delle strutture anti vibrazione. Dobbiamo soddisfare una serie di requisiti. Il rumore sarà il 60% di meno di quello che si sente oggi. È chiuso e fatto con materia fonoassorbenti. Il nuovo consente di rispondere a tutta una serie di problematiche che i cittadini hanno sollevato. È meglio che questo stadio il più moderno ed efficiente possibile“.