POCA
ESPERIENZA – Un punto debole evidente della squadra
di Pioli è senza dubbio la mancanza di giocatori di esperienza. Non una
cosa banale, anzi, in molte occasioni l’esperienza è quel fattore che ti
permette di fare la differenza in campo. Quel particolare che ti permette di
saper gestire le diverse occasioni rimanendo lucido, senza paure e con la determinazione
per poter intraprendere la giusta scelta. Questo doveva essere un parametro di
mercato sul quale Boban e Maldini si presumeva dovessero orientarsi, regalando un
giusto equilibrio tra giocatori giovani di prospettiva ed elementi di
esperienza. Alla chiusura del calciomercato però questo non è avvenuto ed ora
la squadra sembra che ne stia risentendo. Al Milan manca di fatto quel leader carismatico che ad esempio la Juventus ha in Gianluigi Buffon o che la Fiorentina ha trovato in Frank Ribery. Quei calciatori in grado di non abbattersi davanti alle difficoltà e con la giusta tenacia da spronare la squadra a migliorarsi.
LUCIDITÀ –
Non avendo profili di grande esperienza in casa, la forza del Milan deve arrivare
da ogni singolo giocatore. Ognuno deve essere il leader di se stesso, in
grado di acquisire una maturità calcistica tale da saper mantenere il controllo
e non danneggiare la partita con cali di attenzione. Allo stesso tempo, nei momenti
di difficoltà, ci si deve aiutare l’un l’altro. In altre parole, uno per tutti,
tutti per uno. Questo deve essere il motto dei rossoneri per fare in modo di
creare una squadra compatta e con una mentalità vincente. Devono essere
eliminate il più possibile le disattenzioni in tutte le fasi. Per citare degli
esempi: Calabria non può permettersi un errore in difesa per una giocata elegante rimediando un rosso e lasciando la squadra in 10. Così come Conti deve mantenere la calma e non trasformare una palla innocua in un calcio di punizione a sfavore.
Piccoli dettagli che però alla fine dei 90 minuti si fanno sentire.
This post was last modified on 13 Ottobre 2019 - 09:14