Bonaventura a Milan TV: “Dobbiamo trovare continuità e segnare di più. Il gol? È arrivato dopo tanta rabbia”

Nel tardo pomeriggio di oggi, due giorni dopo il pareggio di San Siro contro il Napoli, ecco le parole di Jack Bonaventura. Tornato al goal, peraltro importantissimo, 412 giorni dopo l’ultima volta. Il centrocampista rossonero si è soffermato su vari nuclei tematici molto importanti come la ricerca della continuità con Pioli, la posizione in campo e la voglia tornare in Europa.

Per quanto riguarda il momento della squadra e cosa si pensa al termine di ogni singola partita, ecco la sua dichiarazione: “Bisogna avere continuità negli uomini e il mister sta cercando di capire chi sono quelli ideali per il suo modo di giocare. Non avendo le coppe non c’è bisogno di cambiare tanto e se andiamo avanti con continuità penso potremo migliorare molto. Ha proseguito poi: “Dobbiamo segnare di più ci stiamo lavorando. Abbiamo cambiato un po’ di cose col mister ha fatto e sta facendo un lavoro importante. Qualcosa si è già visto ma dobbiamo fare meglio. Stagione iniziata malissimo e dobbiamo fare miracolo per raggiungere obiettivo che ci eravamo prefissati. Dobbiamo lavorare con più intensità e voglia

Discorsi fondamentali sono stati ovviamente quelli che riguardano il modulo utilizzato e le posizioni in campo:

“Modulo diverso con Pioli (4-3-3 ma gli esterni devono tornare meno indietro rispetto a Gattuso ad esempio):
chiede di aggredire avversari alti e stare vicino agli uomini, correre di più in avanti e meno indietro. A volte gli avversari escono dal primo pressing e gli esterni corrono all’indietro. Con il Napoli non è successo tante volte. Quando esterno alto deve correre tanto poi perde lucidità in avanti e il mister ci chiede di attaccare alti anche per essere più lucidi in possesso palla.

“Siamo tanti centrocampisti e io in questi anni ho fatto tante volte sia la mezzala che esterno: non fa differenza, la cosa importante è sapere cosa fare in campo e avere le idee chiare. Piatek? Deve stare tranquillo e lavorare, i goal arriveranno”

L’intervista si è poi spostata, naturalmente, sul personale e sul momento buio lasciato oramai alle spalle:

“A centrocampo c’è da correre di più e si sta più nel vivo, in avanti e indietro. Giocando esterno e stando vicino alla porta è meno dispendioso. Mi piace stare vicino alla porta, attaccare e andare in area, può essere la mia posizione giusta. Da piccolo mi hanno insegnato che tanti gol si fanno stando dentro area “. Per quanto riguarda il goal, c’era tanta rabbia per il periodo difficile in cui sono stato fuori, dovevo sfogarmi. Anche a settembre e ottobre stavo bene e volevo giocare.Ho sofferto a stare fuori e avevo accumulato sana rabbia.”

Sugli obiettivi e sul prossimo futuro: “Tardini stadio difficile, il Parma gioca bene e dobbiamo preparare bene la gara, ma su questo non sono preoccupato perché il mister ci prepara sempre bene tatticamente rispetto agli avversari. Speriamo bene dai (riferito al suo ultimo gol e ultima volta a Parma). Partita dopo partita, viviamo alla giornata. Classifica non bella, prima ci mettiamo in un’altra posizione poi ragioniamo su altro. La classifica è davvero appesa giustamente a Milanello. Dobbiamo renderci conto che è brutta. Da qui alla fine per qualificarci in europa dobbiamo fare qualcosa di straordinario“.

Il 5 rossonero ha parlato anche del discorso Nazionale in prossimità dell’Europeo:
Mancini è allenatore che ha vinto, è esperto e penso che se starò molto bene a giugno penso mi convocherà, già mi ha convocato in un paio di occasioni. Sarebbe bellissimo, io prima di farmi male giocavo al Milan ed ero sempre tra i convocati. Devo lavorare bene per Nazionale e Milan.”

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