Da “nuovo Sheva” a punto interrogativo: l’involuzione di Piatek

All’interno del mondo calcistico, come nella vita di tutti i giorni, le cose possono cambiare da un momento all’altro. Si può andare in alto molto rapidamente per poi crollare alla stessa velocità. Krzysztof Piatek ne è probabilmente l’esempio in carne ed ossa, esempio che oggi rischia di vivere una vera e propria delusione calcistica, considerando le voci che lo vedono lontano da Milano già durante il mercato di gennaio.

NUOVO SHEVA – Il look, la corsa, la fame, il fiuto del gol, l’andare a colmare il vuoto lasciato da Higuain dopo un divorzio frettoloso. Tante, tantissime caratteristiche che hanno portato alcuni dei tifosi rossoneri ad idolatrare il pistolero, e a paragonarlo a tratti, proprio ad Andriy Shevchenko.

I numeri da capogiro, ovviamente, erano tutti dalla sua parte: Dopo i primissimi mesi al Genoa e l’immediato trasferimento al Milan, in una sola stagione ha concluso il suo primo anno in Italia con 30 reti in 42 partite.

GIÙ IN PICCHIATA – Krzysztof Piatek ha subito una metamorfosi incredibile da quando veste la maglia del Milan. I fischi in occasione di Milan-Napoli hanno rappresentato il momento peggiore del polacco al Milan. Una involuzione decisamente preoccupante per i tifosi, soprattutto se si paragonano i numeri dei primi mesi di Piatek con gli ultimi. Una parabola discendente che è iniziata da marzo e arriva fino al match tra rossoneri e azzurri nel pomeriggio di sabato scorso.

Il Milan ha iniziato a giocare con ritmi diversi, facendo dei passi in avanti soprattutto sul piano del gioco. A mancare ovviamente sono i goal degli attaccanti, su tutti, quelli del numero 9. Le prossime sfide, contro Parma, Bologna e Sassuolo, sono senza dubbio più abbordabili rispetto agli ultimi impegni avuti dal Milan. È proprio qui che Pioli dovrà cercare di recuperare non solo quella che è la lucidità sotto porta, ma soprattutto la forza mentale di un giocatore che ha bisogno di respirare, e per farlo deve necessariamente trovare gol e sorriso. Due concetti che si incastrano e vivono l’uno con l’altro.

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