Juve-Milan: dalla gloria a una disattesa illusione

Assegnava scudetti, è stata finale di Champions League, ora Juventus-Milan viene affrontata con disamante tranquillità dai bianconeri. Rimane sentita tra i tifosi questa (sana) rivalità, ma per la Signora è diventata una partita come tante per proseguire incessante verso l’ennesimo scudetto, mentre per il Milan è l’occasione per un gustoso scherzetto. Invece si trasforma sempre in un’illusione.

Eppure l’incontro con la Juve, dentro e fuori dal campo, ha rappresentato per i rossoneri un’illusione negli ultimi anni. Partendo dalla gestione Montella, nel 2016 la gara di campionato decisa da Locatelli aveva proiettato il Milan per una notte al secondo posto in classica. Due mesi più tardi il rigore di Pasalic a Doha ha fatto sollevare al Milan la Supercoppa, quello che rimane l’ultimo trofeo rossonero. Illusione di rinascita.

Illusione che, si è ripresentata sul mercato nell’estate seguente. A luglio 2017, Fassone e Mirabelli hanno scippato Bonucci alla Juve, uno degli uomini simbolo della gloria bianconera post Serie B, per spostare i famosi equilibri, poi tristemente rimasti tali a maggio 2018, quando Allegri ha sollevato la Coppa Italia a Roma dopo un sonoro 4-0.

Estate 2018: mercato, ci risiamo. Bonucci, pentito della scelta, prega per fare il percorso inverso. Le società lo accontentano regalando a San Siro Higuain e Caldara. Nuova illusione. La vita rossonera del Pipita è girata in una frazione di secondo, il rigore paratogli da Szczesny ha di fatto sancito la fine della sua avvenuta al Milan, certificata nell’ultima partita (persa) di Supercoppa contro la Juve (guarda caso). In quel caso l’illusione era stata la traversa di Cutrone. Caldara, ad oggi, rimane quella promessa misteriosa arrivata a Milano l’estate scorsa.

In ultima istanza, il gol di Piatek allo Stadium il 6 aprile scorso. Vantaggio Milan e vittoria cullata, finché Dybala e Kean hanno spento l’entusiasmo rossonero è tolto punti rivelatisi decisivi per la corsa Champions.

Questa domenica il Milan ha una nuova illusione. Quella di sterzare una stagione maledettamente complicata e del Pistolero di ritrovare un gol pesante, in trasferta, che manca proprio da quella sfida.

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