Juventus-Milan: lo specchio della squadra di Pioli

Il Milan prima di Marco Giampaolo e dopo di Stefano Pioli non sa vincere. Nonostante le differenze di approccio alla partita e di gestione dei 90 minuti, i rossoneri dopo 12 giornate di campionato, e dopo il cambio di allenatore, non sono riusciti ad invertire la rotta e portare a casa qualche punto punto in più. I risultati di Pioli sulla panchina del diavolo non sono stati così diversi dalla prima parte di stagione, a fare la differenza c’è sicuramente il peso delle avversarie affrontate da quando il neo tecnico emiliano siede sulla panchina del Milan, ma tirando le somme, capiamo che qualcosa non va..

COSA VA – La partita di ieri sera contro la Juve è da considerare lo specchio del Milan di Stefano Pioli, che veste puramente i panni di una squadra organizzata, che si sacrifica, che corre, aggredisce, gioca a calcio, ma non porta a casa nessun risultato. Il Milan di ieri è con ogni probabilità non solo il migliore di questa stagione ma anche tra i migliori in assoluto della passata, considerando l’avversario che aveva di fronte. Prendendo qualche dato, i rossoneri nella serata di ieri hanno calciato in porta il triplo delle volte in più rispetto ai campioni d’Italia, impegnando Szczesny in 7 parate (3 delle quali, parecchio decisive).

COSA NON VA – Se la magra consolazione può essere ricercata nella costruzione del gioco e nei ritmi del nuovo Milan, il lato negativo lo si trova facilmente guardando la classifica, il numero dei goal fatti e la fatica estrema di vincere uno scontro diretto (ultime 3 sconfitte contro Roma, Lazio e Juve).

Non resta che ricordare l’importanza della rosa. Unica, in Italia. La differenza, per adesso, comincia e finisce lì. Se Sarri si permette di far solo subentrare Dybala e Douglas Costa per vincere poi la partita con le giocate singole dei suoi campioni, Pioli ha inserito Rafael Leao non lucidissimo,  Bonaventura ancora un po’ in ritardo di condizione e Ante Rebic, oggetto ancora misterioso sul suolo Italico. Il Milan ha tutte le carte per uscire da questo tunnel, ma deve farlo ora e subito, sfruttando questa sosta come fosse un terzo tempo. E mentre il tempo passa, la classifica resta..

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