Lo Stadium per sfatare il tabù e svoltare. L’occasione per Piatek

Archiviate le prime due esclusioni sotto la guida di mister Pioli, Piatek si è ripreso il Milan e il suo posto in attacco. Il Pistolero non sta mantenendo i ritmi della passata stagione, momentaneamente alla ricerca di conferme, costanza e un equilibrio tra gli schemi e le idee offensive del mister. Dalla sua, il numero nove, ha l’attuale rendimento del collega di reparto Leao, a più riprese coinvolto in analisi da parte del mister rossonero. “Sa che deve fare di più“, avrebbe detto il mister in merito alla prestazione di domenica sera contro la Lazio. Tramonta dunque momentaneamente il ballottaggio per una maglia da titolare tra i due, con il pistolero in vantaggio per esperienza e costanza. Una liberazione sportiva da non poco conto, con Piatek prima scelta e Leao pedina jolly dalla panchina. Un lavoro di ricerca del pallone costante e spesso sterile, una corsa che toglie punti di riferimento all’avversario ma che toglie uomini in mezzo all’area di rigore. Tre reti nelle prime undici giornate di campionato testimoniano un momento di crisi di risultati per il numero nove del Milan. Se è vero che il centravanti è lo specchio della squadra, i ritmi di Piatek corrispondono a quelli della squadra, dodicesima in classifica.

Questa sera, il Pistolero dovrà sfruttare la chance da titolare che gli concederà lo Stadium, dove è già andato in gol la passata stagione. Il Milan dista 16 punti dalla superpotenza juventina e questo basti per descrivere una gara complicata sotto ogni aspetto, anche quello realizzativo. Contro Bonucci e compagni, Piatek proverà a sfatare il tabù Stadium, archiviando i primi fantasmi di questa stagione che tarda a decollare.

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