Ma se Ibrahimovic non dovesse arrivare, le alternative sarebbero altrettanto valide?

Ibrahimovic piace, e non è (ovviamente) un segreto. Lo svedese – nonostante le 38 candeline spente lo scorso ottobre – è considerato il cosiddetto “game changer“. Una sorta di divinità (come a lui spesso piace appellarsi) a cui aggrapparsi in tutto e per tutto, per risollevare una stagione che rasenta il tragico. Questa possibile operazione di mercato, sbandierata ormai ai quattro venti, comporta – di conseguenza – la bocciatura delle due punte attualmente in rosa: Leao e Piatek. Il portoghese, in crescita sotto la guida Giampaolo, sembra essere tornato l’incognita di inizio stagione. Kris, come già detto innumerevoli volte quest’anno, non riesce più a sbloccarsi, e la pazienza di tutti (tifosi compresi) è ormai finita. Lontano parente del bomber micidiale dello scorso anno, l’ex Genoa sta contribuendo a rendere la fase offensiva rossonera praticamente nulla. La possibilità di intervenire sul mercato si è perciò tramutata in una necessità assoluta. Ma se Ibrahimovic non dovesse arrivare, quali sono le alternative? Sarebbero all’altezza del confronto con lo svedese?

USATO SICURO – Ciò di cui ha bisogno la squadra di Pioli in questo momento è molto semplice: qualcuno che sappia buttare la palla in rete. I soli 12 gol segnati in 13 partite sono un dato quasi imbarazzante, assolutamente non da Milan. C’è l’assoluta necessità del classico bomber, di colui che riesca a finalizzare le azioni create dalla squadra. L’ “usato sicuro” presente sul mercato vede 2 nomi principali (oltre a Ibrahimovic): Mandzukic e Giroud. Il croato è completamente fuori dal progetto Juventus, ma le sue qualità non sono in discussione. 162 presenze, 44 gol e 18 assist in bianconero. Un bottino invidiabile, considerate le numerose partite giocate da esterno sinistro. A cui va aggiunta la sua cattiveria agonistica, spesso criticata ma che sarebbe di fondamentale importanza in una squadra così debole mentalmente e spesso senza motivazioni. E poi c’è Olivier Giroud, capocannoniere della scorsa Europa League (vinta, tra l’altro) e garanzia di gol e di presenza continua nell’area avversaria. Obiettivo secondario rispetto a Ibrahimovic e Mandzukic, il francese potrebbe però rappresentare un’alternativa importante per dare nuova grana all’attacco di Pioli.

LINEA GIOVANE – Se poi si vuole proseguire sulla (fin qui) sfortunata strategia societaria, tanto sponsorizzata da Gazidis, le alternative che offre il mercato sono Moise Kean e Mariano Dìaz. Il primo lo conosciamo tutti, soprattutto dopo il boom della passata stagione sotto la guida di Allegri. All’Everton non è riuscito a confermarsi, e la voglia di tornare in Italia c’è. Si parla di una possibile trattativa – mediata da Mino Raiola – che vedrebbe uno scambio di prestiti con Piatek. Sarebbe sicuramente un grande azzardo, anche e soprattutto considerando la sua condotta. E con uno spogliatoio come quello rossonero, i dubbi crescono. Mariano Dìaz è forse la possibilità di mercato meno appetibile. Il giocatore non è mai entrato veramente nelle gerarchie di Zidane (ancora 0 presenze quest’anno). La sua stagione migliore l’ha avuta nel 2017/18, dove – tra Ligue 1 ed Europa League – ha segnato 20 gol in 43 presenze. Vale la pena puntare su uno di loro?

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