Milan che mal di gol, cercasi attacco

Tra le statistiche horror del Milan in queste prime tredici giornate di campionato non manca l’attacco, sterile a dir poco. Solo 12 gol segnati eguagliate le stagioni 2006/07 (conclusasi poi con la vittoria della Champions League), 1984/85 e quella seguente. Solo nel 1994 i gol furono di meno. Allo stesso punto della stagione, quel Milan campione d’Europa ne segnò solo 10.

Se poi si fa l’analisi di queste dodici reti il saldo risulta ancora più magro. Tre sono arrivate su rigore, una su punizione e una grazie all’autogol di Bastos in Milan-Lazio: sono solo sette i gol segnati dalla squadra su azione. Piatek ha smarrito cattiveria e finalizzazione, uno solo il gol segnato non da fermo (gli altri due su rigore), Leao ne ha messo dentro uno solo e gli altri che si suono ruotati sulla linea dei tre di attacco non hanno la caratteristica del bomber, ne devono esserlo perché il loro compito è mettere la punta nelle condizioni di segnare.

Se Pioli vuole dare una svolta alla stagione rossonera deve risolvere questa malattia di gol già da domenica nella trasferta di Parma.

Impostazioni privacy