Milan, l’attacco è il reparto che preoccupa di più in questo momento: i numeri

La classifica del Milan piange: 14esimo posto con 13 punti raccolti in 12 partite disputate. Nonostante questo, i segnali di ripresa dal punto di vista del gioco – dopo il passaggio da Giampaolo a Pioli – si sono intravisti. La squadra macina di più, la manovra è più fluida e veloce, e di conseguenza le occasioni per andare in rete sono maggiori. Occasioni però, che spesso e volentieri sono state sprecate a ripetizione dai giocatori offensivi. Ecco perché il reparto che in questo momento desta più preoccupazione è proprio l’attacco.

Con soli 11 gol (di cui 2 su rigore e uno su punizione diretta) in 12 partite, la fase offensiva del Milan risulta essere fra le più scarse di tutta la Serie A. Infatti solamente Spal, Sampdoria, Brescia, Udinese e Verona hanno fatto peggio. Il problema attacco a singoli attaccanti c’è. Le maggiori colpe in questi casi vengono attribuite al numero 9, cioè a chi dovrebbe svolgere il ruolo di bomber. Nel Milan in questo caso è Piatek il numero 9. Giusto così, il suo bottino di 3 reti (di cui 2 derivanti da calci di rigore) è altamente insufficiente. Il polacco sembra essere la versione brutta del giocatore ammirato nella passata stagione. Si fa fatica a credere che il suo sia un problema tecnico. La spiegazione che provo a dare è che soffre troppo la pressione di un San Siro imbufalito e che di testa non è sul pezzo. Il tutto si traduce in errori spesso e volentieri banali, che in passato sicuramente non avrebbe fatto. Ma Piatek non è il solo. Vero è che lui non ha alternative in rosa essendo l’unica prima punta. Anche i suoi compagni di reparto Leao (un gol), Suso (un gol su punizione), Rebic (0 gol), Castillejo (0 gol) e Borini (0 gol), stanno facendo malissimo in fase realizzativa. Passando ai centrocampisti offensivi Calhanoglu e Paquetà, possiamo considerate sufficienti i 2 gol messi a segno fino ad ora dal turco, mentre assolutamente bocciato è l’apporto di Paquetà visto che non è ancora andato a segno in questa stagione. Fa specie vedere Theo Hernandez a quota 2 gol. Lui che di mestiere fa il terzino e non di certo l’attaccante. Lui che ha anche saltato le prime 3 di campionato per infortunio. In molte occasioni il francese è stato il più pericoloso in fase offensiva. Tutti numeri che fanno capire che ci sono molte cose che non vanno e che bisogna lavorare tanto per uscire da questa scomoda situazione.

Ecco che con l’avvicinarsi del mercato di gennaio, la dirigenza rossonera sta pensando prima di tutto all’attacco. I nomi che circolano sono nomi altisonanti, di grande carisma e di grande esperienza. Gente come Ibrahimovic, Mandzukic e Mertens sarebbero in grado di garantire gol e di trasmettere fiducia ai compagni di squadra.

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