#IZBACK: ora vincere o perdere non sarà di sicuro più la stessa cosa

Da qualche giorno sono giustamente iniziate le considerazioni tattiche, con possibili cambi di modulo annessi. Varianti che potrebbero favorire anche altri giocatori, dato che come analizzato anche in altre circostanze, il 4-3-3 del Milan è spesso inefficace e sicuramente atipico per il fatto che vede protagonisti due esterni alti e esterni lo sono solo a modo loro.

Non ci sono invece dubbi sulla professionalità, sull’etica del lavoro e sulla disciplina che Ibrahimovic certamente riporterà a Milanello. Di solito sono frasi fatte, luoghi comuni, ma con Zlatan tutto questo sarà invece davvero tangibile e non può che essere il vero, autentico plus che il ritorno dello svedese porterà.

All’arrivo di Pioli, ci fu una conferenza particolarmente interessante, nella quale con grande lucidità, l’allora neo allenatore, sottolineò come a questo gruppo di giocatori pare non faccia differenza vincere o perdere. Ecco da domani possiamo stare tranquilli sul fatto che l’indifferenza non sarà mai più lo stato d’animo col quale verrà presa un’eventuale sconfitta.

Dopo le polemiche post Bergamo che hanno coinvolto sopratutto Leao e Calabria, la firma di Zlatan ci solleva dal pensiero che allenamenti, partite e qualsiasi momento di squadra verrà preso con la corretta serietà.

Forse una rosa così giovane aveva seriamente bisogno di un punto di riferimento così importante, indiscutibile forse anche dalla dirigenza stessa. Questo è il concetto principale sul quale non ci sarà nemmeno da discutere. E per i tifosi rossonero, di questi tempi, è già tanta roba.

Impostazioni privacy