Matic e il possibile ritorno della diga a centrocampo “alla Van Bommel”

Nemanja Matic è un nome che ha sempre stuzzicato diverse squadre italiane. Vuoi per la sua imponente stazza fisica, vuoi per il suo temperamento o per il suo essere un mediano “vecchia scuola”. Sta di fatto che, almeno per ora, il serbo non è ancora sbarcato in Italia, nonostante le numerose avances ricevute. Ma qualcosa sembra muoversi. Il giocatore è fuori dal progetto Manchester United, e il tecnico dei Reds Solskjaer ha chiaramente lasciato intendere che il giocatore, in un modo o nell’altro, lascerà la Premier League. C’è da capire se lo farà già a gennaio o bisognerà aspettare giugno, quando il suo contratto andrà in scadenza. Il Milan sembra essere una seria pretendente al giocatore. Posizionare un giocatore con queste caratteristiche sarebbe un ritorno al passato importante, simile al Milan dell’ultimo scudetto con Van Bommel a fare da diga a centrocampo. Come cambierebbero gli equilibri dei rossoneri con Matic in squadra?

ADDIO REGISTA – O almeno, addio regista nel ruolo di vertice basso. Tanto cercato nelle ultime stagioni, ma mai veramente trovato. Tolte le parentesi De Jong e Bakayoko, il Milan post Van Bommel ha sempre voluto – come filosofia di gioco – avere un giocatore dai piedi buoni davanti alla difesa, in modo da poter organizzare le trame di gioco e dare fluidità alla manovra. Ma i vari Montolivo, Locatelli e Biglia (tra gli altri) non hanno mai dato i frutti sperati, deludendo molto in fase di impostazione e lasciando lacune importanti in fase di ripiego. Con Bennacer sembrava si potesse fare un lavoro diverso, e la via poteva anche essere quella giusta. Ma certe disattenzioni difensive se le è concesse anche l’algerino. Forse il ruolo di unico uomo davanti alla difesa gli è troppo ingombrante. Soprattutto quando le due mezze ali sono parecchio offensive. Ed è per questo che si potrebbe optare per un cambio di paradigma, col ritorno al mediano puro. Matic garantirebbe un apporto difensivo continuo, permettendo ai vari Bonaventura, Paquetà e lo stesso Bennacer di avere meno responsabilità in fase di ripiego e poter essere più propositivi in fase offensiva.

BENNACER MEZZALA – Che poi è il ruolo che gli ha garantito – oltre al titolo di campione d’Africa con la sua Algeria – quello di miglior giocatore del torneo. In queste ultime settimane sicuamente l’ex Empoli è stato uno dei migliori interpreti della squadra di Pioli, ma è indubbio il fatto che (forse) troppo spesso si sia concesso qualche distrazione difensiva di troppo. Il ruolo di mezzala potrebbe, in questo senso, essergli più congeniale. Un ritorno al passato per programmare meglio il futuro. Avere meno responsabilità difensive sarebbe importantissimo per Bennacer. Significherebbe avere maggior libertà di spinta, di dialogo coi compagni più avanzati. In parole povere, un regista avanzato senza (troppi) compiti in fase difensiva. E se il Milan di questi anni ha fatto tanta fatica, uno dei motivi potrebbe essere stata proprio la mancanza del giocatore senza fronzoli davanti ai due difensori centrali. Chissà che le cose possano cambiare con l’arrivo di un giocatore come Matic, un mediano “alla Van Bommel“.

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