Milan, attesa per Ibrahimovic, Todibo ha detto si, no al doppio stadio

Il Milan sta continuando ad aspettare la risposta definitiva di Zlatan Ibrahimovic, sempre più incerta. Lo svedese parrebbe avere sempre i dubbi sul suo riuscire ad aiutare i rossoneri nel cammino verso l’Europa, visti i 38 anni di età e inoltre non vorrebbe un contratto di soli sei mesi ma di diciotto per far traslocare la propria famiglia a Milano. In Via Aldo Rossi, nel frattempo, starebbero pensando a rinforzare il reparto difensivo, visto l’infortunio di Leo Duarte, Mattia Caldara non ancora al 100% e un Musacchio abbastanza altalenante. Il Diavolo starebbe puntando con forza su Jean-Clair Todibo, classe ’99.

OK PER IL TRASFERIMENTO

Stando a quanto riferisce l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il difensore del Barcellona avrebbe dato il suo consenso al trasferimento in rossonero. La trattativa, dunque, sarebbe partita. Il cartellino del francese si aggira sui 20 milioni di euro e l’ipotesi prestito sarebbe un’opzione assai poco gradita dai catalani. Un altro obiettivo in casa rossonera sarebbe Demiral, centrale in forza alla Juventus di Maurizio Sarri, ma la pista sembrerebbe più complicata del previsto.

CESSIONI

Ad ogni modo, prima di poter usufruire di un importante innesto, il club rossonero dovrà cedere obbligatoriamente qualcuno. Su tutti, spuntano i nomi di Ricardo Rodriguez, che piace a Gattuso e Atalanta, Kessie e Suso, quest’ultimo conteso all’estero soprattutto da club spagnoli.

NO DOPPIO STADIO

Stando a quanto riferisce Tuttosport, mantenere due stadi vicini comporterebbe problemi di impatto acustico, viabilità, gestione dei flussi di accesso anche per i residenti. Si creerebbe un’eccessiva densità edilizia, riducendo allo stesso tempo i volumi commerciali a disposizione di Inter e Milan e dunque complicando i piani di riqualificazione dell’area. L’amministrazione ha richiesto ai club un ulteriore sforzo di analisi di un’alternativa di rifunzionalizzazione del Meazza, che includa funzioni sportive non professionistiche, e che possa prevedere anche la modifica dell’ingombro dello stadio.

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