Milan Femminile: si chiude il 2019, il bilancio risulta positivo

Si chiude un anno di Milan Femminile. Una stagione, quella passata, conclusasi con qualche amarezza e un terzo posto tutt’altro che confortevole, visto che le ragazze della ex Carolina Morace, per tutto l’arco della recente annata, prima delle sfide di ritorno in trasferta con Fiorentina e Juventus, militavano al primo posto in graduatoria. L’obiettivo che Elisabet Spina e Angelo Carbone hanno voluto concordare, sarebbe migliorare la posizione in classifica dell’anno precedente.

IL CAMBIAMENTO RADICALE

Strada difficile da percorrere, visto che le avversarie, Juventus e Fiorentina si sono rafforzate, la Roma si è candidata per un posto, mentre il Milan Femminile si pensava fosse indebolito, dopo gli eccellenti addii di Manuela Giugliano, Lisa Alborghetti, Daniela Sabatino e Thaisa de Moraes. Inoltre, Carolina Morace è stata rimpiazzata da Maurizio Ganz, non espertissimo del calcio femminile.

PARTENZA SPRINT

Sulla bocca anche dei più scettici, le rossonere sono partite alla grande, espugnando il campo della Roma di Betty Bavagnoli (0-3), per conseguentemente ottenere un filotto di risultati che hanno regalato al team di Ganz il primato in classifica insieme alla Vecchia Signora di Rita Guarino, grazie alle vittorie convincenti anche sul piano del gioco con Orobica, Inter e Tavagnacco.

PRIME DIFFICOLTÀ

Dopo aver regolato l’ostica formazione friulana, il Milan Femminile si è trovato davanti un tour de force molto importante, chiave Champions League: Fiorentina, Juventus, Sassuolo e Florentia. Sono 2 i punti ricavati dai due big match e 3 quelli con la formazione neroverde. Il 30 novembre giunge la prima sconfitta, fuori dalle mura amiche, contro un Florentia tutt’altro che irresistibile. Una fiammata negativa che porta il team milanista sulla Terra, dopo aver sperato nella certezza/sopresa secondo posto.

MILAN-ROMA VALE TUTTO

Causa il rinvio contro il Pink Bari, il Milan Femminile si trova tuttora in quarta posizione, anche dopo aver liquidato l’Hellas Verona in terra veneta. Ad ogni modo, pur eventualmente ottenendo sei punti con appunto Bari ed Empoli, la classifica non cambierebbe in via definitiva almeno sulla carta. Per la qualificazione alla prossima Champions League, diventerebbero decisivi i due confronti diretti casalinghi con Roma e Fiorentina. A mente positiva, in caso di massimo risultato contro la squadra giallorossa e pareggio delle toscane, nel turno successivo proprio contro le romane, il secondo posto non diventerebbe affatto un’utopia e il popolo rossonero potrebbe clamorosamente godersi, a meno di debacle clamorose, il primo obiettivo storico milanista (ricordando che il Milan Femminile è nato circa 485 giorni fa).

MERCATO SIN ORA ECCELLENTE

Torniamo al presente: il Diavolo milita in quarta posizione in campionato, che potenzialmente potrebbe trasformarsi in seconda, vista la gara in meno che le ragazze di Maurizio Ganz devono ancora disputare. Meriti non solo di un allenatore che ha letteralmente sopreso tutti, dando un gioco e un’identità, ma anche di Elisabet Spina, protagonista di un mercato straordinario e probabilmente insperato. La responsabile del settore femminile ha regalato colpi importanti nella rosa come la centrocampista Dominika Conc (4 reti in campionato), Jane Refiloe (ancora a secco di goal ma metronomo in mezzo al campo), Hovland e Vitale (per una difesa sempre più qualitativa e robusta) e Salvatori Rinaldi (3 sigilli, giunta per rimpiazzare la grande Daniela Sabatino), oltre al talento di Lady Andrade (ripresasi solamente in queste ultime settimane) e Lidija Kulis e Claudia Mauri, quest’ultime jolly, adoperati ancora poco causa qualche problema fisico.

LA MALEDIZIONE DELLA NUMERO 9 COMPENSATA DAL LAVORO DI SQUADRA

Rispetto allo scorso anno, il Milan Femminile risulta essere il quarto miglior attacco della Serie A. Valentina Giacinti, diventata capitano rossonero, dopo l’addio della ex compagna Sabatino, giunta in terra emiliana con la maglia del Sassuolo, ha realizzato solamente quattro reti in campionato, poche per un centravanti come lei, capocannoniere dal 2016 ad oggi, ma Ganz l’ha letteralmente trasformata. Se prima lavorava più singolarmente e aveva troppe responsabilità sulle spalle, ora, ha modo di poter essere supportata maggiormente dall’intero team, ma allo stesso tempo anche l’ex Brescia ha modo di poter assistere le sue compagne di squadra con più disinvoltura e serenità. Una chiave di svolta che Ganz ha voluto imprimere nel suo nuovo Milan. I tifosi si divertono, la squadra anche e se la bomber milanista dovesse iniziare a tornare quella di una stagione fa… ne vedremo delle belle.

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