Suso e Calha, le ali del Diavolo che non decollano

In queste ultime stagioni il Milan ha quasi sempre giocato con il 433 e con le famose ali d’attacco. Denominatore comune, da due anni e mezzo a questa parte, sono proprio gli esterni del reparto offensivo, ossia Suso a destra e Calhanoglu a sinistra. Il ruolo di punta centrale invece se lo sono divisi – con risultati a dir poco scadenti – i vari Kalinic, André Silva, Higuain, Cutrone, Piatek (che a dire il vero era partito molto bene) e in piccola parte Leao. Allora il dubbio che viene un po’ a tutti è il seguente: non è che il problema (uno dei tanti perché non è di certo l’unico) della squadra sono proprio gli esterni alti? Non per forza la colpa deve essere sempre data al centravanti di turno.

Lo spagnolo e il turco giocano assieme nel Milan dall’estate 2017, cioè da quando Hakan Calhanoglu fu acquistato dall’allora dirigenza rossonera (Fassone e Mirabelli) per 22 milioni di euro dal Bayer Leverkusen. Ecco i numeri complessivi di entrambi da agosto 2017 ad oggi:

Suso

stagione 2017/2018 – 50 presenze, 8 gol e 11 assist

stagione 2018/2019 – 41 presenze, 8 gol e 9 assist

metà stagione 2019/2020 – 15 presenze, 1 gol e 2 assist

TOTALE – 106 presenze, 17 gol e 22 assist

Calhanoglu

stagione 2017/2018 – 45 presenze, 8 gol e 10 assist

stagione 2018/2019 – 46 presenze, 4 gol e 13 assist

metà stagione 2019/2020 – 16 presenze, 2 gol e 1 assist

TOTALE – 107 presenze, 14 gol e 24 assist

Questi dati raccontano di un calo preoccupante da parte di entrambi in questa stagione. Le due precedenti annate possiamo considerarle sufficienti anche se da giocatori che godono di buona stima come loro, ci si aspetta di più. Tornando al dubbio espresso sotto forma di domanda nella prima parte dell’articolo, dico che la risposta è sì. Il problema più grande, soprattutto quest’anno, nell’attacco del Milan sono proprio Suso e Calhanoglu e non di certo la punta. Più e più volte nel corso del tempo la dirigenza rossonera (prima Leonardo e ora la coppia Maldini-Boban) ha pensato alla cessione di questi due calciatori. Sono convinto, che qualora arrivasse l’offerta giusta, a giugno 2020 almeno uno dei due lascerà il club. La squadra ha bisogno di giocatori che abbiano personalità e che siano in grado di offrire un rendimento costante, possibilmente con prestazioni di livello medio-alto. Suso e Calhanoglu di personalità ne hanno poca, e troppo spesso le loro performance sono risultate molto altalenanti andando pian piano a scemare verso il basso. Personalmente, rinnovo la fiducia a Piatek (attuale punta titolare) e ripongo tutti i miei dubbi su Suso e Calhanoglu che gli giocano di fianco.

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