Milan, dov’è finito Hakan Calhanoglu?

IN CALO NEL FINALECalhanoglu, come quasi tutto il Milan del resto, è stato protagonista di una prima parte di stagione di alti e bassi. Bene con Giampaolo, in calo dopo l’arrivo di Pioli. Peccato, soprattutto vedendo le prestazioni di Settembre ed Ottobre che, al di là della prima rete dei rossoneri contro il Brescia, facevano ben sperare. Il turco pareva essere il motore di un Milan spento o brillante solo a tratti, uno dei pochi in grado di impensierire veramente i portieri avversari. Lo dice pure il dato gol, che pur non essendo eclatante è comunque superiore alla scorsa stagione. Con Gattuso, dopo un lungo periodo di critiche, è riuscito a sbloccarsi nella gara contro l’Atalanta mettendo la firma sulla rimonta rossonera in quel di Bergamo. La seconda rete è quella del Franchi, decisiva nell’1-0 finale. Due reti, poche ma molto importanti. Questa stagione un po’ meglio. I gol sono sempre 2 ma nelle prime 17 partite, uno con Giampaolo ed uno all’esordio di Stefano Pioli contro il Lecce. Eppure, nonostante il grande inizio, con il tecnico parmense non è lo stesso Calhanoglu di inizio campionato. Molte meno conclusioni nello specchio della porta e poca pericolosità anche in termini di idee. Dov’è finito il numero 10 di inizio stagione? Forse questa pausa servirà a rispolverare le qualità che, purtroppo, in rossonero si sono viste sempre a sprazzi. E, chissà, il 2020 potrebbe riservagli un altro ruolo negli schemi di Stefano Pioli.

TREQUARTISTA? – Ultima pagina del capitolo intitolato 2019. Che sia anche l’ultima pagina per quanto concerne il ruolo d’esterno? Vedremo. Per ora il turco è stato utilizzato quasi sempre come attaccante sinistro nel 4-3-3 oppure nelle vesti di mezzala. Ma con l’arrivo di Ibra le cose potrebbero cambiare. Vista l’abbondanza di centravanti e ancora nessuna destinazione per Piatek o Leao, Pioli potrebbe optare per il cambio di modulo e quindi una variazione dello schieramento d’attacco, il quale diventerebbe a due punte. Tralasciando chi sia la spalla dello svedese, in un possibile 4-3-1-2 di Giampaoliana memoria il trequartista potrebbe essere proprio Hakan Calhanoglu. Sufficiente rapidità, tecnica e buon tiro dalla distanza. Caratteristiche che mister Pioli potrebbe decidere di sfruttare in un altro modo che non sia esterno d’attacco, eventualmente anche a partita in corso. D’altronde, con Suso e Paquetà che non si sono dimostrati a proprio agio in quella posizione, il turco rimane l’unico valido interprete, visto l’ottimo rendimento di Bonaventura come mezz’ala. Con la giusta dose di precisione, che è nelle sue caratteristiche, Hakan può rivelarsi un’ottimo rifinitore per provare a mettere Piatek nelle giuste condizioni per sparare e per rimettere Ibra ai livelli di quasi 10 anni fa.

Impostazioni privacy