Ritorno al futuro: la nuova veste di Ibra

Uno Zlatan inedito quello presentatosi questa mattina a Casa Milan. Chiaramente il fattore anagrafico incide nell’approccio e la sfaccettatura che ha prevalso è stata la saggezza. Si è concentrato molto sul suo ruolo all’interno del gruppo, con realismo, sempre con la solita determinazione.

Ibrahimovic è sembrato a tratti quasi un nuovo dirigente rossonero, sottolineando come siano poi i risultati della squadra a dover essere valutati, e per arrivare ad essi ci vorrà mentalità, applicazione e lavoro.

Un Ibra consapevole che in campo non potrà essere il protagonista assoluto come gli è capitato in passato anche con la maglia del Milan. Ha posto il focus sul suo impatto all’interno del progetto, cosciente del fatto che il suo apporto tecnico da solo non potrà far la differenza, ma potrà aiutare i compagni a rendere di più.

Conosce molto bene le pressioni che si vivono in club importanti e ha dimostrato di aver ben compreso lo stato dell’arte. È tornato dunque per essere un punto di riferimento, non una prima donna. Un gruppo così giovane rappresenta per lui una sfida che ha deciso di abbracciare, essendosi confrontato per settimane con Maldini prima e Boban poi.

Ibra ha fatto capire di essere un uomo in missione. Un Campione saggio alla guida non solo carismatica di un Diavolo da formare.

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