Diteci una data!

Il derby di domenica sera è stata solo l’ultima triste conferma di come questa squadra non sia ancora pronta per i palcoscenici che la tifoseria ed il blasone del Milan meritano.Il mercato di Gennaio ha cercato di mettere una pezza soprattutto con l’arrivo di Ibrahimovic, ma dopo gli 11 punti in 5 partite che avevano fatto gridare addirittura alla rincorsa Champions la squadra è ricaduta nelle sue fragilità e nelle sue paure, scoprendo come le spalle di un ragazzotto di 38 anni non siano abbastanza larghe per nascondere i limiti dei suoi compagni quando il livello dell’avversario si alza.

Nella partita di domenica sera è stato evidente come finchè lo svedese ha retto alla pari sul piano fisico con la difesa dell’Inter la squadra si sia dimostrata assolutamente al livello dell’avversario, ma come la condizione di Ibrahimovic è calata anche tutto il resto della squadra è pian piano sparito dalla partita, lasciando spazio alla rimonta dei nerazzurri, che si sono dimostrati più strutturati e consapevoli dei loro mezzi.

Con l’ultima sconfitta ormai si è arrivati a 4 anni di digiuno da vittoria nei derby in Campionato, questo dato deve spingere ad una riflessione più approfondita su come in questi ultimi 4 anni il Milan sia entrato all’interno di un circolo vizioso. Le proprietà cambiano, i dirigenti ed infine i giocatori cambiano di anno in anno ma la storia è sempre la stessa.

La società da quando non è più entrata in Champions League si è ritrovata ad allestire squadre dalla dubbia qualità, spendendo sempre cifre molto alte che vanno a gravare su un bilancio che, senza gli introiti della massima competizione europea e degli sponsor che questa porta, si è ritrovato ad essere profondamente in rosso e ripetutamente sotto la lente di ingrandimento del Financial Fair Play.

La richiesta di tutti i tifosi è dunque: diteci una data! La data in cui questo circolo vizioso si trasformerà nel circolo virtuoso della Champions League, con il suo prestigio e le sue ricchezze, perchè il popolo rossonero ormai non può e non merita più di aspettare.

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