Milan, mostraci la tua vera faccia

All’indomani del derby milanese, il risveglio rossonero si presenta amaro, è evidente come non si possa vanificare in pochi minuti quanto fatto di buono nel primo tempo. Il Milan aveva approcciato molto bene la partita, sia tatticamente che mentalmente, i ragazzi di Pioli sono scesi in campo coscienti di cosa fare per sovrastare i nerazzurri: pressing alto marcature a uomo sui perni del centrocampo di Conte hanno permesso ai diavoli di recuperare velocemente i palloni persi e avere in mano il pallino del gioco, costringendo l’Inter a un primo tempo chiusa nella propria metà campo. Non solo tatticamente ma anche mentalmente Pioli aveva preparato bene la gara colmando in questo modo il divario tecnico con gli avversari, insomma il Milan dei primi 45’ rasenta la perfezione. Purtroppo bisogna fare i conti con la realtà, i rossoneri si trovano ancora negli spogliatoi di San Siro, infatti, il secondo tempo è un qualcosa di vergognoso, l’esatto contrario di quanto visto prima.

Come può una squadra perdere in questo modo la testa in una partita così importante? Pioli in conferenza stampa ammette gli errori e non cerca scuse, attribuendo a compiti non seguiti i problemi del secondo tempo, ma qual è la vera faccia di questo Milan?

Quanto visto in questo derby non è nient’altro che la sintesi di questa stagione: un Milan dalle due facce, che, come riesce a nascondere i suoi limiti allo stesso modo riesce a distruggere quanto fatto in precedenza, ottenendo ottime prestazioni con le grandi squadre (ad esempio la prestazione allo Stadium) per poi perdersi con le piccole.

Concluso il capitolo derby, il diavolo dovrà ripartire proprio dal primo tempo contro i nerazzurri, in fondo l’Europa dista appena due lunghezze, certo, l’Atalanta e la Champions con la vittoria di ieri sono scappati a dieci punti, ma questo campionato insegna che le insidie sono dietro l’angolo e perdere punti è molto facile. Insomma, mollare adesso sarebbe folle, il derby è stato molto chiaro: il Milan c’è, ma deve scendere in campo per novanta minuti, bisogna rialzare immediatamente la china, perché giovedì al Meazza arriva la peggior Juve dell’anno e chissà come potrà finire, in fondo il calcio è strano.

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