Milan, perché non sognare?

Il Milan formato 2020 è sicuramente una squadra ritrovata, le sue prestazioni sono sempre positive (anche se i punti raccolti non sono moltissimi). Finalmente i tifosi possono essere orgogliosi della propria squadra, ma cosa è successo?
Sicuramente l’arrivo di Ibrahimovic ha dato la sua scossa, ma bisogna dare i meriti anche a i mister Pioli, il suo lavoro si sta notando. La squadra creata dal mister è ottima, tralasciando il portiere, che da anni è una garanzia, troviamo una linea difensiva stabile, che sta trovando sempre più fiducia. La spinta sulle fasce è bilanciata grazie allo straordinario lavoro di Theo in fase offensiva e l’aiuto di Calabria in fase di ripiego. La difesa è ben schermata da un giocatore ormai importantissimo per i rossoneri, Ismael Bennacer, che regala prestazioni in crescendo partita dopo partita.

Ma il vero punto nevralgico dell’operato del mister l’osserviamo in fase offensiva, con la partenza di Suso e Piatek sembrano essere conclusi i problemi. Infatti Calhanoglu e Castillejo eseguono i loro compiti nel miglior modo possibile, non peccando di presunzione o di sufficienza, facendo il loro lavoro con passione e forza di volontà nei limiti delle doti tecniche, proprio per questo anche qualche errore gli viene perdonato. Ibrahimovic come punta sicuramente permette al mister di concentrarsi su altro, visto che un giocatore così fa reparto da solo, e anche in serate dove non brilla esegue il “tutto il resto” in maniera egregia.

Ante Rebic, è lui la sorpresa di questa parte di stagione, ma, tralasciando per un secondo l’aspetto realizzativo, l’attaccante si trova in perfetta sintonia con lo svedese, facendogli da seconda punta, concretizzando le sue sponde e facendosi trovare sempre al punto giusto nel momento giusto.
È impossibile non notare come questa squadra lavori in perfetta sintonia, soprattutto negli errori, nonostante i moltissimi limiti tecnici, il Milan riesce ad esprimere un ottimo gioco, questo perché c’è fiducia tra i giocatori, che lottano insieme per un unico obiettivo, tutto questo sicuramente dà serenità a un ambiente con molte pressioni.
Per concludere quindi bisogna dare atto a mister Pioli del suo lavoro, adesso che i sogni non sono più così lontani come un tempo, perché non sognare?

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