Branchini: “Il Milan mi sembra avviato verso la mediocrità”

Il procuratone Roberto Branchini in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha detto la sua sull’attuale momento di emergenza e i possibili scenari futuri, queste le sue parole: “Mercato? È una proposta condivisibile ma, detta così, significa tutto e niente. Mi spiego: siamo nel mezzo di una stagione che è stata interrotta nel momento cruciale, quando anche le società e i calciatori dovevano prendere le decisioni per il futuro. Ovvio che tutte le attività si siano bloccate, anche quelle di programmazione. Quindi serve, probabilmente, azzerare la stagione, decidere che si ripartirà da capo e intanto trovare meccanismi che consentano ai club di sopravvivere

Quali?

Il primo, e forse il più importante, è lo slittamento della chiusura di bilancio al 30 giugno 2020. Chiarisco: si sa che le società devono fare i conti entro la fine di giugno e che, se vi sono dei disavanzi, si deve intervenire con immissioni di denaro che possono derivare da cessioni o da interventi diretti della proprietà. Se si slitta il termine di chiusura, si dà respiro ai club”.

A patto che non sia un modo per farla franca.

Certamente, e questo è bene sottolinearlo. Non devono cambiare gli obblighi fiscali e finanziari, magari è sufficiente spostare in avanti il limite temporale. Questo, per il calcio, è un momento drammatico e si devono adottare tutte le flessibilità consentite, altrimenti si va incontro a iniziative che rischiano di essere poco sane e molto furbesche”.

Le grandi d’Italia come sono messe sul mercato?

Non benissimo, ma resisteranno. Il Milan, con la nuova proprietà, mi sembra avviato verso la mediocrità. L’Inter ha speso tanto, rischia di perdere un gioiello come Lautaro e dovrà per forza riprogrammare. La Juve è la squadra più forte, quindi ha un vantaggio tecnico, ma dal punto di vista economico, per arrivare in alto, ha sborsato tanto e il bilancio è deficitario. Ripeto: ci vorrà fantasia. Vedo meglio i club medio-piccoli: penso al Sassuolo, alla Fiorentina, al Toro, all’Atalanta“.

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