Crisi nella crisi

Il momento che stiamo vivendo sposta inevitabilmente l’attenzione su altre questioni molto più importanti e la speranza di tutti è che prima o poi si possa tornare alla normalità

Il campionato è stato fermato, la decisione è stata ufficializzata ieri dal presidente Conte, capire come si evolverà la questione è molto complesso, le ipotesi sono molteplici, e con gli Europei in programma questa estate trovare una soluzione sembra essere complesso. 

Il Milan fino ad oggi non stava vivendo un bel momento, nelle ultime cinque partite ha totalizzato appena cinque punti, con sei gol segnati e otto subiti, numeri da bassa classifica. Proprio quest’ultima non è delle migliori, i rossoneri si trovano a ben 12 lunghezze dalla Dea, stabile al quarto posto, una distanza che fa quasi svanire il sogno Champions League, anzi il Milan ad oggi si trova a tre lunghezze dall’Europa League, esponendosi quindi al rischio di affrontare un’altra stagione senza coppe europee. I rossoneri hanno dimostrato sin dall’inizio di stagione di non essere una squadra da Champions League, e anche di non essere stabili a livello mentale, nel senso che fino ad oggi è stato un continuo di alti e bassi, dettati da vari motivi, ed ora sul Milan arriva una “catastrofe” a livello societario. L’addio di Boban in questo momento crea inevitabilmente una confusione e un’instabilità nella testa dei giocatori, quest’ultimi non sono delle macchine quindi è inevitabile, inoltre va considerato che il possibile sostituto è un soggetto molto particolare, con la sua idea di calcio e la sua filosofia. È un gesto di rottura totale sia con il Milan attuale, sia con il passato in generale, in quanto Rangnick, questo il nome più probabile al momento, è un direttore che cambierebbe radicalmente l’idea di Milan, portandolo ad essere una società di partenza e non di arrivo come è stato fino a qualche anno fa.

È inevitabile che in un momento in cui l’Italia è invasa dal Coronavirus e la società è in netta crisi, i giocatori non riescono ad avere la gara contro il Genoa come primo pensiero, e infatti il campo lo ha dimostrato. La squadra vista contro il Grifone rappresenta perfettamente l’attuale momento rossonero, una squadra spenta e soprattutto non concentrata.

Il prosieguo del campionato è da capire ma sicuramente questo periodo di pausa può fare solamente del bene al Diavolo, sperando che riesca a ritrovarsi, a fare chiarezza e tornare a vincere, se ci sarà la possibilità di giocare.

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