Sacchi: “La scomparsa di Gianni Mura è una grave perdita per questo paese”

La scomparsa di Gianni Mura ha toccato particolarmente lo storico allenatore rossonero, Arrigo Sacchi, quest’ultimo aveva avuto l’onore di essere seguito in tutti gli stadi d’Italia e d’Europa dal giornalista deceduto oggi.

Sacchi si è mostrato profondamente colpito dall’evento: “L’ho conosciuto e l’ho ammirato, era una persona intelligente, colta e preparata”. Era innamorato del tuo Milan, Arrigo? “Sì, ma non subito. Poco male. Le persone intelligenti non le apprezzi perché ti elogiano. Lui forse, sulle prime, era stato un po’ condizionato dal conservatorismo di Gianni Brera sulle nostre innovazioni”.

Poi accadde qualcosa… “Sì – ricorda Arrigo – accadde che giocammo una partita di Coppa Italia con quasi tutti ragazzi, senza olandesi e senza i nostri big italiani che erano via per le Olimpiadi di Seul. Giocavamo con Baresi, Costacurta, Galli, Massaro, Colombo e poi tutti giovani della Primavera. Ma riuscimmo a battere 2-1 la Lazio e ricordo che Gianni Mura scrisse ‘Adesso mi sono convinto, se anche i ragazzi fanno lo stesso medesimo gioco dei grandi, allora è tutto giusto'”.

Era Milan-Lazio 2-1 allo stadio Brianteo di Monza, nel settembre 1988. Ancora Sacchi: “Ho parlato con lui l’anno scorso, eravamo a Bologna per un evento di Repubblica. Era un grande scrittore, un grande intenditore di vini, gustava la buona cucina, non era mai prevenuto, era un illuminato, uno dei migliori giornalisti che abbia mai conosciuto”

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